Il monito di Mattarella dopo la morte di Satnam: "Lo sfruttamento del lavoro va eliminato". Schlein: "Aboliamo la Bossi-Fini"
Il monito di Mattarella dopo la morte di Satnam: "Lo sfruttamento del lavoro va eliminato". Schlein: "Aboliamo la Bossi-Fini"
Da Solferino, in occasione dei 160 anni della Croce Rossa, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella non usa mezzi termini. Parlando dello sfruttamento illegale del lavoro, il capo dello Stato ha affermato che si tratta di un "fenomeno che, con rigore e fermezza, va ovunque contrastato, eliminato totalmente e sanzionato, evitando di fornire l'errore e l'inaccettabile impressione che venga tollerato ignorandolo". Il riferimento è ovviamente al lavoratore indiano, Satnam Singh, e non è un caso che le sue parole arrivino mentre a Latina era in corso la manifestazione contro il caporalato organizzata da lavoratori, sindacati e partiti di opposizione. Questo è il carattere dell'Italia, ampiamente diffuso nella concreta vita quotidiana, ed è quel che la rende in conformità alla sua storia un paese di grande civiltà", ha proseguito il capo del Quirinale. Valori contro cui "stridono episodi e comportamenti come quello registrato tre giorni addietro, quando un giovane lavoratore immigrato è morto, vedendosi rifiutare soccorso e assistenza, dopo l'ennesimo tragico incidente sul lavoro".
"Contro questi fenomeni", ha aggiunto Mattarella, "risaltano e rassicurano i valori e il messaggio che diffonde la Croce Rossa, mostrando interpretazione concreta al rispetto di ogni persona, di solidarietà, di contributo dell'Italia alla crescita civile in ogni luogo e in ogni momento.
Da Latina la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha promesso battaglia parlamentare: "Nei prossimi giorni presenteremo la nostra proposta per abolire la Bossi-Fini e riscriverla integralmente, perché è una legge che da vent'anni provoca irregolarità e ricattabilità. E Satnam Singh è stato vittima anche di quella ricattabilità". Siamo qui oggi, eravamo qui anche ieri", ha proseguito Schlein. "Ero qui nel 2018 accanto alla comunità sikh, sfruttata per pochi euro, bastonata quando non lavora abbastanza e sottoposta anche a dover prendere delle sostanze dopanti per lavorare di più. C'eravamo ieri, ci siamo oggi e posso assicurare che come Partito Democratico ci saremo anche domani per un presidio permanente per bonificare l'Agro Pontino dal caporalato e dalle infiltrazioni mafiose".