Calciomercato Napoli, la freddezza di Kvaratskhelia e le parole di Antonio Conte
L'esultanza di Kvara dopo il gol al Portogallo
È chiaro che Kvaratskhelia non ha potuto ascoltare o leggere attentamente le parole di Conte mercoledì perché impegnato nella preparazione della partita contro il Portogallo, vinta dalla Georgia grazie al suo gol e ai suoi colpi di genio.
A proposito delle dichiarazioni del tecnico ha detto: «Rispetto Conte perché è uno dei migliori allenatori al mondo ma voglio prendermi ancora un po’ di tempo per decidere. Io rispetto Napoli, amo Napoli ma ancora non so dare una risposta certa sul mio futuro». È chiaro che non ha capito. La risposta è già arrivata ed è la sua riconferma al «200 per cento», come ha detto Conte nella conferenza stampa a Palazzo Reale.
Discorso chiuso. Kvara e il suo clan - il padre Badri e il manager Jugeli - devono farsene una ragione. Da Napoli non si può scappare e non soltanto perché c'è un contratto, quello che De Laurentiis si è dichiarato disposto ad aumentare.
Kvara resta qui perché fa parte del progetto di Conte come Di Lorenzo. Non c'è nessuna trattativa da aprire. E peraltro è palpabile il nervosismo del presidente del club per l'intromissione del Paris St. Germain, che ha contattato il calciatore sotto contratto, prima ancora di presentare un'offerta al Napoli.
Non è che Kvara deve “rassegnarsi” all'idea di restare a Napoli. Deve allinearsi e condividere la linea del manager e del presidente. È il Codice Conte. O lo si accetta o lo si accetta.