F1 | Leclerc: "La SF24 ha potenziale, in Austria saremo in lotta"
Ferrari arriva in Austria con sensazioni e speranze piuttosto diverse da quelle con cui ha concluso il GP di Spagna, dove sabato e domenica non è mai stata davvero in grado di sfidare le vere protagoniste del fine settimana, ovvero McLaren e Red Bull.
Anzi, seppur alcuni elementi abbiano influenzato negativamente sulla performance della SF-24, come il ritorno del bouncing o alcune scelte strategiche che non hanno pagato come sperato, nell’ordine dei valori in campo il weekend negativo l’ha fatta scivolare anche dietro alle Mercedes.
Ferrari era consapevole delle difficoltà che avrebbe riscontrato in Spagna, in parte perché la SF-24 ancora fa fatica a digerire le curve lente e molto lunghe, dove vi è da lavorare molto di anteriore, in parte per le curve molto veloci dove la vettura italiana già in altri appuntamenti del mondiale aveva mostrato qualche segnale di sofferenza. A ciò si è aggiunto il bouncing, un fenomeno che, per caratteristiche aerodinamiche e meccaniche, tende ad emergere a Barcellona ma che, dopo tre stagioni, si sperava fosse ormai debellato.
Charles Leclerc, Ferrari SF-24
Charles Leclerc, Ferrari SF-24
Foto di: Ferrari
Nonostante questi problemi, come hanno ammesso i piloti sia al termine delle qualifiche che dopo la gara, non ci si aspettava un gap così ampio dalla vetta, soprattutto dopo quanto visto al venerdì quando il distacco era sembrato più ridotto. McLaren e Red Bull avevano qualcosa in più nel taschino, con un potenziale che è emerso solo nel momento in cui contava davvero.
In Austria, però, la storia dovrebbe essere differente, in primis perché si tratta di un layout con sfide sul piano tecnico molto diverse. Meno curve lente e prolungate, ma anche un minor numero di curve ad altissima velocità dove si potrebbe verificare il fenomeno del bouncing, sicuramente da risolvere anche lavorando sul setup. Al Red Bull Ring ci sono diversi elementi che posso fare la differenza, come la gestione della fase di trazione o di frenata, aspetto in cui spesso la Rossa ha mostrato indicazioni positive prima della tappa spagnola.
Nel complesso, Charles Leclerc crede che serva ancora qualcosa alla Ferrari per fare un salto in avanti ma, dall’altra parte, crede che ci sia del potenziale inespresso dalla vettura. In Canada le condizioni e le difficoltà nell’accendere le gomme avevano fatto la differenza, mentre a Barcellona è semplicemente mancata prestazione. Tuttavia, il monegasco crede che, ottimizzando il pacchetto, ci sia ancora del margine da trovare, con le indicazioni al simulatore che hanno lasciato sensazioni positive.
“Credo che il divario che c'era tra noi e la pole position fosse di due o tre decimi a Barcellona, quindi ci serve quello. Tuttavia, sento che il potenziale è nella macchina. Dobbiamo solo ottimizzare il nostro pacchetto e poi torneremo dove vogliamo”, ha raccontato Leclerc.
Charles Leclerc, Ferrari SF-24, Carlos Sainz, Ferrari SF-24, Pierre Gasly, Alpine A524
Charles Leclerc, Ferrari SF-24, Carlos Sainz, Ferrari SF-24, Pierre Gasly, Alpine A524
Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images
“Non lo abbiamo fatto a Montreal, soprattutto con le gomme e le condizioni, che erano un po' al di fuori della nostra finestra operativa, e poi a Barcellona non siamo stati abbastanza veloci. Ma ancora una volta, la preparazione al simulatore per questa pista è andata bene, quindi sono fiducioso che torneremo a lottare”.
“Abbiamo faticato soprattutto nelle curve lunghe e lente, mentre qui in Austria sono un po' meno. È un buon segnale per noi. Ma stiamo lavorando anche su questo, per avere una macchina migliore in quelle curve, e credo che nelle ultime gare abbiamo fatto dei buoni passi avanti, anche se poi abbiamo faticato in altre curve, quindi dobbiamo solo mettere tutto insieme. Ma ci stiamo lavorando e sono fiducioso che questo fine settimana andrà bene", ha poi aggiunto il Ferrarista, che punta a un buon risultato dove nel 2022 raccolse la sua ultima in un Gran Premio sul finale condizionato da un problema all’acceleratore.
Dopo i fatti accaduti in Spagna, dove un’accesa discussione dopo la gara ha fatto emergere dei punti di scontro con il compagno di squadra, Leclerc è ritornato su quanto accaduto, sottolineando come tutto ormai sia acqua passata. Non è la prima volta che i due arrivano a un confronto acceso, per poi trovare un punto d’incontro con calma nei meeting con la squadra o in altre occasioni, come successo anche questa volta.
“Per quanto riguarda il nostro rapporto, non ho dubbi o preoccupazioni. Siamo tornati domenica sera con lo stesso aereo, si è trattato di vederci e va tutto bene. Abbiamo discusso, come sempre, e credo che dall'esterno il problema sembri sempre enorme. Ma poi tra di noi ci conosciamo così bene, da così tanti anni che sappiamo che dopo la gara c'è tensione”, ha aggiunto Leclerc, spiegando come le acque si siano calmate già nelle ore successive alla corsa, quando i due hanno avuto modo di chiarirsi faccia a faccia.
Carlos Sainz, Scuderia Ferrari, Charles Leclerc, Scuderia Ferrari
Carlos Sainz, Scuderia Ferrari, Charles Leclerc, Scuderia Ferrari
Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images
“Siamo entrambi nella foga del momento, delusi l'uno dall'altro, e poi parliamo insieme, e tutto va bene. Quindi, non sono affatto preoccupato per il futuro del nostro rapporto. C'è stata un po' di tensione, cosa che è successa in passato, e forse non l'ultima volta, ma tutte le volte che siamo riusciti a gestirla parlando l'uno con l'altro, poi è andato tutto bene in futuro. Ed è sempre lo stesso. Quindi, non sono affatto preoccupato”.
Infine, il monegasco ha affrontato la questione track limit, che lo scorso anno avevano fatto discutere a causa delle numerose violazioni che avevano portato i commissari di gara a rivedere oltre 1000 episodi, con un conseguente ritardo nella comunicazione delle infrazioni.
A partire da questa stagione, la FIA ha preso delle misure cautelative, inserendo una striscia di ghiaia oltre al cordolo, così come un sistema di riconoscimento tramite computer vision dei passaggi oltre la linea bianca. In generale, le misure sono state ripesante in modo tale che il superamento della linea bianca faccia finire il pilota proprio sulla ghiaia, dove vi è il rischio di danneggiare la vettura, come una sorta di deterrente.
“Si tratta di una soluzione interessante. Ho visto delle immagini. Sono nelle ultime due curve, che erano già abbastanza difficili prima dell’aggiunta della ghiaia che abbiamo ora in quelle curve. Ma credo che ora sia abbastanza chiaro dove sia il limite della pista e che non avremo più questo tipo di problemi, il che è positivo. Devo guidare in pista per dirvi esattamente cosa ne penso, ma sulla carta sembra positivo”, ha spiegato il Ferrarista.
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