Protesta di Legambiente davanti all’isola della Palmaria
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Riparte dalla Palmaria, l’isola simbolo dell’inchiesta che ha travolto la Liguria, che il governatore Giovanni Toti voleva trasformare nella «Capri ligure», la campagna di Legambiente contro le speculazioni immobiliari lungo le coste del Paese. Ieri, in navigazione davanti all’isola che ha fatto da miccia al terremoto giudiziario, la Goletta Verde dell’associazione ambientalista ha esposto lo striscione «Giù le mani dalla Palmaria» per contestare il piano urbanistico che vi prevede il via libera alla costruzione di nuove strutture ricettive e turistiche.
Un progetto, denominato “Masterplan” – lo descrivono gli stessi attivisti di Legambiente – che prevede uno sviluppo turistico dell’isola rivolto a un target di livello medio-alto, «che, se attuato, vanificherebbe la vocazione naturalistica riconquistata dopo un lungo periodo di antropizzazione sia civile che militare». E soprattutto, per essere bilanciato economicamente, prevede la vendita diretta ai privati o l’affidamento ultradecennale (in alcuni casi anche oltre i settant’anni) degli immobili presenti sull’isola ora di proprietà dello Stato.
«LРІР‚в„ўinchiesta giudiziaria che ha colpito in questi mesi la Liguria e anche il Comune di Portovenere ha dimostrato poi quanti interessi ci siano in gioco da parte di lobby, in connessione con la pubblica amministrazione che di fatto ha snaturato il suo ruolo di ente regolatore e programmatore – attaccano da Legambiente – noi con questo blitz torniamo a ribadire che lРІР‚в„ўisola ha bisogno di un nuovo modello che metta al centro le vocazioni ambientali, storiche, culturaliР’В».