Ondata di calore sulle Marche, prossime 48 ore di fuoco: allerta arancione in tre città. Ecco le previsioni del tempo
Il forno è acceso, prepariamoci: le prossime ore saranno di fuoco. Prima vera ondata di calore prevista nelle Marche, secondo le previsioni della Protezione Civile e Sicurezza del Territorio (previsioni ed elaborazioni a cura del Centro Funzionale della Regione Marche). Domani, martedì 18 giugno, allerta arancione (livello 2, con relativa allerta dei servizi sanitari e sociali) su Ascoli, Fabriano e Jesi dove sono previsti 34 gradi. Sono previste, per questo livello di allarme, temperature e condizioni meteorologiche a rischio in particolare per i sottosistemi di persone suscettibili.
Stessa situazione per il giorno dopo, mercoledì 19 giugno, sempre di Ascoli e Fabriano (dove i gradi previsti sono 35) e Jesi (34). Temperature sopra i 30 grandi anche a Pesaro, Macerata, Osimo, Porto Sant'Elpidio, San Benedetto del Tronto, Camerino, Fermo, Senigallia e Ancona. Primi avvertimenti? I black-out a macchia di leopardo che oggi, in mattinata, hanno colpito Pesaro forse per una sovraccarico da utilizzo di condizionatori.
Le previsioni meteo per martedì 18 giugno 2024
Cielo sereno o poco nuvoloso. Temperature in aumento. Venti a regime di brezza. Mare quasi calmo al mattino e poco mosso dalle ore centrali.
Le previsioni meteo per mercoledì 19 giugno 2024
Cielo sereno o poco nuvoloso per il transito di lievi velature nella seconda parte della giornata. Temperature in aumento. Venti a regime di brezza. Mare poco mosso.
Le previsioni meteo per giovedì 20 giugno 2024
Cielo poco o parzialmente nuvoloso per il transito di velature. Temperature senza variazioni di rilievo
Venti a regime di brezza. Mare poco mosso.
Stress idrico, 12 regione interessate: le Marche presenti
La siccità italiana ha raggiunto livelli preoccupanti tanto che è stata registrata nel 2022 una perdita del 51,5% delle risorse idriche rinnovabili in un anno rispetto alla media storica dal 1950. A fotografare questa situazione è la Community Valore Acqua per l’Italia di The European House - Ambrosetti.
Sono dodici le regioni ad alto stress idrico e aumenteranno. Nel 2023, temperature in crescita ed effetti dell’azione dell’uomo hanno generato nuova pressione sulla risorsa idrica. La penisola si colloca come quarto Paese dell'Unione Europea per stress idrico, con un indice di 3,3 su 5. Solo Belgio (4,4), Grecia (4,3) e Spagna (3,9) presentano valori peggiori. Sono già 12 le regioni Italiane ad elevato stress idrico: Basilicata, Calabria, Sicilia, Puglia sono le più esposte in assoluto, seguite nell’ordine da Campania, Lazio, Marche e Umbria, Toscana, Molise, Sardegna e Abruzzo. Gli esperti – riporta la Community Valore Acqua - stimano che entro il 2030 lo stress idrico si intensificherà ulteriormente in alcune regioni italiane, con un incremento dell’8,7% in Liguria, del 6,1% in Friuli-Venezia Giulia e del 5,7% nelle Marche. Impatti maggiori su agricoltura e idroelettrico. Nel corso del 2022, il nostro Paese ha affrontato una crisi idrica senza precedenti. Le precipitazioni totali sono drasticamente diminuite, e il manto nevoso ha registrato un deficit del 60% rispetto alla media del decennio 2010-2021. A causa delle elevate temperature, solo il 13,5% delle piogge ha contribuito alla ricarica delle falde acquifere. Questo fenomeno desta ulteriore preoccupazione, poiché si prevede che la risorsa idrica rinnovabile si ridurrà ulteriormente del 40% entro il 2100, con picchi di riduzione del 90% nel mezzogiorno d’Italia.