Il messaggio dei compagni per Fabio in coma dopo l’incidente: “Rimettiti presto”
Bologna, 17 giugno 2024 - “Fabio rimettiti presto” è il super in bocca al lupo, appeso anche nell’atrio dell’istituto di via Bassanelli, che gli studenti dell’Iis Aldini Valeriani hanno realizzato per il loro compagno.
Un messaggio che Fulvio De Nigris e Maria Vaccari, genitori di Luca e fondatori dell’associazione Gli amici di Luca De Nigris, hanno portato a Fabio, da pochi giorni ricoverato alla Casa dei Risvegli Luca De Nigris, la struttura di riabilitazione e ricerca dell’Irccs Istituto di Scienze Neurologiche di Bologna in convenzione con l’associazione Gli amici di Luca.
Quest’anno Fabio avrebbe dovuto sostenere la maturità, ma nell’ottobre scorso, mentre era in pcto (percorsi per le competenze trasversali e l'Orientamento - ex Alternanza Scuola Lavoro), uscendo dall’ospedale di Imola, è stato investito ed è andato in coma.
Fulvio De Nigris e Maria Vaccari si sono recati alle Aldini Valeriani per incontrare, su invito della scuola, studenti e professori per parlare di coma, di risvegli e per spiegare cosa si fa nella struttura. Un momento inserito nel progetto “Lo sguardo che cura” sostenuto dall’Assemblea legislativa della Regione.
Con loro Maria Laura Muratori che ha vissuto, come Fabio e altre persone, l’esperienza del coma e il difficile percorso – per lei positivo – che ha portato al suo risveglio, al ritorno all’Università, allo sport tanto da essere campionessa nell’arrampicata.
Compagni e professori ricordano Fabio come un ragazzo esuberante, con una grande capacità comunicativa, amante della musica, organista nella cattedrale di San Pietro, capace di essere a scuola anche fuori orario solo per parlare nei corridoi o per fermarsi con i professori e i suoi compagni. Gli piaceva anche molto cucinare e il suo piatto speciale era pasta-provola-patate. "Se Fabio si sveglierà, come noi speriamo – auspicano i professori - state sicuri che ve lo troverete nei corridoi a parlare con medici e infermieri".
"Gli incontri nelle scuole – ricordano Fulvio De Nigris e Maria Vaccari – sono un momento di sensibilizzazione e di confronto specialmente quando, come in questo caso, un vostro compagno è ospite da noi e tutti, clinici e operatori non sanitari, stanno tentando tutto il possibile per una sua ripresa. Alcuni di voi sono già venuti a trovarlo e abbiamo in animo di organizzare insieme un momento musicale nel giardino della Casa dei Risvegli affinché Fabio possa ritrovarsi nella musica che amava e sentire da vicino il vostro affetto".
Infine, Maria laura Muratori: "Io mi sono risvegliata e sono la testimonianza che, non sempre, ma a volte è possibile. Così spero per Fabio".