Italia, le soluzioni in attacco per battere la Svizzera
Gianluca Scamacca/Mateo Retegui
4-2-3-1 spallettiano per i primi due match contro Albania e Spagna, con una sola punta classica in avanti, mentre nel match al cardiopalma con la Croazia il ct ha affiancato Raspadori libero di svariare a Retegui. Ma il napoletano non è visto da Spalletti come perno del reparto offensivo, piuttosto come raccordo tra le linee. Nel finale contro la Croazia di Modric l'Italia in campo invece con due punte di ruolo, l'atalantino Gianluca Scamacca e il genoano Mateo Retegui, soluzione questa che difficilmente rivedremo in campo almeno dal fischio d'inizio, sembra una possibilità che Spalletti tiene per gli assalti all'arma bianca, dove serve il gol a tutti i costi.
Ma Spalletti fino a questo punto ha schierato una nazionale per così dire più “giochista” e in alcuni momenti attendista. Ora molto probabilmente serve una squadra più compatta, più corta, votata alle ripartenze come contro la Croazia in alcuni frangenti del match. Quindi se il tecnico schierasse il suo 4-2-3-1 ci sarebbe da scegliere tra i due centravanti. Un girone complicato per l'attacco azzurro, le punte, hanno spesso ricevuto la palla spalle alla porta, sempre aggrediti dal difensore in pressione, la speranza di Spalletti e di tutti i tifosi dell'Italia è che almeno uno dei due si sblocchi contro la Svizzera.
Scamacca nell'ultima partita contro la Croazia si è accomodato in panchina, dopo le due partite contro Albania e Spagna dove non ha certo brillato, non si è mai acceso, 162 minuti in campo (contro la Croazia subentrato al 75esimo) con un solo tiro nello specchio, nella prima partita contro l'Albania, uno respinto e 2 fuori. Poche palle toccate e un occasione clamorosa su assist di Chiesa vanificata proprio contro i croati. Spalletti chiede al giocatore dell'Atalanta di attaccare più la linea di difesa cosa che Scamacca sa fare molto bene, con l'Atalanta 19 gol stagionali, firmandone 10 negli ultimi due mesi.
L'atalantino è a secco dal 17 ottobre a Wembley contro l'Inghilterra. L'ex Sassuolo e West Ham da la sensazione di avere un grandissimo potenziale fino a questo punto inespresso, e di poter fare la differenza, si deve sbloccare come si dice in gergo. Sabato contro la Svizzera potrebbe essere l'ultima chance, sempre che il tecnico toscano lo schieri in campo dal primo minuto.
Mateo Retegui non ha saputo sfruttare l'occasione avuta nell'ultima partita contro la Croazia. Le intenzioni dell'italo-argentino sono ottime, lotta su tutti i palloni, è veloce negli ultimi 15 metri e pronto sulle palle aeree, ha vinto 10 duelli su 13, ma non ha mai inquadrato lo specchio. Era lecito attendersi qualcosa di più da Mateo, contro la Croazia: 2 sponde giuste, 4 falli subiti e 29 palloni toccati. Ma il gol non è arrivato, solo un colpo di testa che è uscito alla sinistra del portiere croato. Il centravanti di origini argentine, forse, si è fatto trovare di più dai compagni rispetto a Scamacca ma non ha mai inciso, minuti giocati 123' senza neanche una conclusione effettuata nello specchio. Servirà ben altro per superare la Svizzera squadra quadrata con alcuni giocatori di grande livello.