Presentazione Conte a Napoli, l'ultima volta all'Inter: «Se qualcuno non vuole vincere, si faccia da parte»
Presentazione Conte a Napoli, l'ultima volta all'Inter
«Con l'io non si va da nessuna parte e non ho la presunzione di pensarlo». Con queste parole era cominciata nel 2019 l'era di Antonio Conte all'Inter, l'ultima squadra allenata in Serie A per il pugliese. Oggi sarà il primo giorno a Napoli, si presenterà a giornalisti e tifosi, proprio lui che non disdegna di lanciare messaggi chiari sin dal primo giorno.
La prima volta in nerazzurro era stata un manifesto del suo biennio: «Bisogna ragionare col noi, in maniera unita e coesa. Tutti insieme possiamo prendere dei punti in più, io dovrò indicare la strada. Questo mi compete. La dovrò indicare io ed essere molto attento affinché la squadra segua questa strada. I giocatori, e siamo d'accordo col club, dovranno seguire questa strada se vogliamo pensare da vincenti».
«Se qualcuno non ha questo scopo della vittoria è giusto che si faccia onestamente da parte, Confido molto nella rosa e nei nostri giocatori. Bisogneràlavorare tanto ed essere felici di farlo» aveva continuato Conte. Un invito nemmeno tanto velato: vincere o niente. Non c'è altra strada, tanto per ricordare qualcuno che su quella panchina ci è passato da poco.
E sulla Juventus, allora prima rivale: «Per accettare una squadra devo avere la percezione di avere anche solo l'1% di possibilità di poter vincere. Però a me piace lavorare su quell'1% e non sul 99%. Oggi c'è una squadra che da 8 anni a questa parte fa un campionato a parte come la Juventus. Senza dimenticare il Napoli, club assestato e collaudato. C'è questa situazione in Italia, nessuno qui è un mago. Quello che posso dire è che lavoreremo tanto e bene. Questo gap esiste ma non deve essere un alibi».
L'obiettivo sembra lo stesso di oggi. Anche nel 2019, all'Inter, aveva detto: «L’obiettivo comune è quello di costruire qualcosa di importante per tornare a essere competitivi come l'Inter era un bel po' di tempo fa. Bisogna lavorare tanto e alla data di scadenza pensare lasciare un’eredità importante»