Toti sotto interrogatorio nella caserma della Finanza di Genova, dimissioni più vicine
Genova, 23 maggio 2024 – E’ il giorno dell’atteso interrogatorio di Giovanni Toti: il presidente della Liguria, indagato per corruzione elettorale, falso e voto di scambio, e attualmente agli arresti domiciliari, è stato portato nella caserma della guardia di Finanza di piazza Cavour a Genova per essere ascoltato dai magistrati che conducono la maxi inchiesta ligure.
Nell’immediato dell’arresto Toti non aveva voluto rispondere al giudice per le indagini preliminari, riservandosi – è la motivazione addotta dagli avvocati difensori – di leggere prima le carte e di saperne così di più sulle accuse a lui contestate.
Il presidente della regione Liguria Giovanni Toti, in una foto d'archivio. Genova, 07 maggio 2024. ANSA/LUCA ZENNARO
Oggi Toti proverà a difendersi di fronte ai pm Federico Manotti e Luca Monteverde, che gli contestano di aver ceduto alle presunte pressioni dell’imprenditore Aldo Spinelli riguardo alle concessioni in porto a Genova, in cambio di cospicui finanziamenti elettorali, alcuni intestati direttamente al suo Comitato, altri transitati per un suo conto personale, utilizzato comunque solo per spese politiche. Il governatore deve rispondere anche di voto di scambio alle regionali del 2020 e del rapporto con i gemelli Testa, ex dirigenti di Forza Italia che avrebbero fatto convergere sul suo nome il voto dei mafiosi della comunità riesina a Genova (avrebbe fatto da tramite il suo capo di gabinetto Matteo Cozzani, arrestato anche lui). Sotto la lente della procura anche il rapporto con Francesco Moncada, ex consigliere del Cda di Esselunga, e genero del fondatore della catena di supermercati Bernardo Caprotti, sottoposto a interdittiva (non revocata) perché, secondo l'accusa, avrebbe pagato le pubblicità, in modo occulto, per il partito di Toti. In cambio il presidente avrebbe ‘oliato’ le pratiche per l'apertura dei supermercati a Genova, Savona e Rapallo.
Sarebbero quattro le tornate elettorale (amministrative di Savona e Genova, nazionali del settembre 2022 ed elezioni di Ventimiglia e Sarzana) in cui – secondo l’ordinanza di custodia cautelare – Toti "pressato dalla necessità di reperire fondi per affrontare la campagna elettorale, ha messo a disposizione la propria funzione, i propri poteri e il proprio ruolo, in favore di interessi privati, in cambio di finanziamenti, reiterando il meccanismo con diversi imprenditori" e così "abdicando" ai "propri importanti doveri istituzionali".
La giornata di oggi sarà determinante anche per il futuro politico di Toti. Dopo l’interrogatorio i difensori di Toti potrebbero presentare istanza di revoca dei domiciliari. Una volta venuta meno la misura cautelare, il governatore potrebbe confrontarsi con la sua maggioranza e decidere se dimettersi o meno.