Conto alla rovescia nei semafori: in ritardo le installazioni
E’ molto che si vocifera dell’attivazione di un conto alla rovescia nei semafori, ma ancora non è stato fatto molto per ovviare a tutto ciò. A che punto siamo in Italia in tal senso? Cerchiamo di scoprirlo attraverso questo articolo.
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Per migliorare ancora di più la sicurezza delle strade, da tempo si sta pensando all’installazione di un vero e proprio countdown che venga abbinato alle specifiche luci del semaforo. Utilissimo negli incroci più pericolosi, a due anni dal decreto che regolamenta tutto questo, ancora è stato fatto poco e siamo ad un punto fermo.
Conto alla rovescia nei semafori: la svolta arriverà?
Se è vero che all’estero se ne vedono già tanti, è altrettanto vero che in Italia sono ancora piuttosto rari. Stiamo parlando dei dispositivi per il conto alla rovescia nei semafori, oppure dei dispositivi contasecondi. Lo strumento è iniziato ad apparire sulle nostre strade già nel 2010, ma in modalità non legale. Successivamente, sarebbe stato legalizzato e disciplinato da legge apposita 7 anni più tardi, nel 2017.
Ancora, ricordiamo un recente decreto, datato 2022, che ha stabilito in questo ambito i criteri di omologazione, nonché le modalità di installazione consentite dalla legge. Ma per adesso, ancora siamo indietro su questo frangente. In alcuni casi, infatti, sulla carta il conto alla rovescia dovrebbe già essere (almeno sulla carta) obbligatorio per ciò che concerne i semafori. Ancora, in altri casi, invece, sembra che l’obbligatorietà sia a discrezione dell’ente proprietario della strada. In questo guazzabuglio normativo, cosa si può fare?
Ricordiamo che, intanto, è vietato dalla legge in un caso specifico: non si può, infatti, utilizzare per segnalare alle vetture quanto tempo resta affinché dalla luce verde semaforica si passi al giallo. E’, invece, consentivo il countdown quando il semaforo emette luce gialla o luce rossa.
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Le installazioni sono ancora a rilento in Italia
Come dicevamo precedentemente, le installazioni previste in tal senso, almeno in Italia, sarebbero ancora a rilento. Il decreto, infatti, pubblicato il 27 ottobre del 2022, è entrato in vigore ufficialmente dopo 15 giorni, grazie alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. La legge prevedeva, nel dettaglio, tre ipotesi di installazione. Era possibile inserire il solo countdown ad integrare gli impianti semaforici esistenti. Ancora, era possibile l’inserimento del countdown solo in occasione della sostituzione integrale dell’impianto semaforico, oppure si poteva installare il contasecondi con l’installazione di nuovi semafori.
A partire da quel momento, gli enti preposti avevano due anni a disposizione per mettersi in regola con gli impianti già esistenti. Entro l’11 novembre del 2024, infatti, tutto doveva essere già compiuto. Ma così non è stato. L’impressione che abbiamo, almeno girando per le strade italiane, è che l’adeguamento della normativa stia andando molto a rilento. L’Unione Europa, inoltre, prevedeva che l’installazione del countdown fosse prevista anche con lanterne pedonali e con ciclabili con luce gialla.
Il dispositivo potrebbe essere davvero molto utile per andare a migliorare la sicurezza di pedoni, ciclisti, ma anche automobilisti. Il conto alla rovescia prima dell’accensione del dispositivo, infatti, consentirebbe a tutti di regolarsi al meglio.
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