Katz: "Teheran minaccia le capitali occidentali", Colosseo e Parigi nel mirino dei missili iraniani

La foto postata su X da Israel Katz, col Colosseo puntato da missili iraniani

L’esercito di Israele, “Ignari delle sanzioni Usa sul nostro battaglione”

L’esercito israeliano “non è al corrente della decisione degli Usa di voler imporre sanzioni al Battaglione Netzach Yehuda” dice il portavoce militare, secondo cui “se una decisione in tal senso sarà presa, sarà esaminata” e l’Idf “sta lavorando per indagare ogni incidente inusuale, basato su fatti, in accordo con la legge. I soldati del Battaglione stanno ora prendendo parte alla guerra a Gaza con coraggio e professionalità mantenendo i valori”.

Cisgiordania: tenta di accoltellare dei soldati a un posto di blocco, viene neutralizzata

L’esercito israeliano ha annunciato che “una terrorista poco fa ha tentato di accoltellare dei soldati al posto di controllo di Beka’ot” in Cisgiordania, nella Valle del Giordano. Lo ha detto il portavoce militare aggiungendo che “è stata neutralizzata dal fuoco dei soldati”. Non si hanno al momento altri particolari sulle condizioni della donna.

Khamenei ringrazia le forze armate dell’Iran e le invita ad “apprendere le tattiche del nemico”

Il leader supremo dell’Iran, Ali Khamenei, ha ringraziato le forze armate del Paese per l’operazione del 13 aprile contro Israele, ha riferito domenica l’agenzia di stampa ufficiale iraniana citata dal Guardian, invitandole a “perseguire incessantemente l’innovazione militare e ad apprendere le tattiche del nemico”.

Tajani: “Non escluse le sanzioni all’Iran ma allentiamo la tensione”

“Non escludiamo che dopo l’attacco grave dell’Iran a Israele, per i numeri dei missili lanciati, possano esserci delle scelte che possono essere sanzioni o di altro tipo; però continueremo a parlarne” lo dice il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ai giornalisti, a margine della sua visita al Salone del Mobile a Milano.

“Io ho parlato con il ministro degli Esteri iraniano prima del loro attacco. Non escludiamo di poter parlare nei prossimi giorni perché, pur avendo posizioni e idee diverse, bisogna cercare di disinnescare la tensione” ha aggiunto il titolare della Farnesina.

Hamas: “Gli aiuti degli Stati Uniti a Israele sono una luce verde per l’attacco a Gaza”

Gli aiuti militari degli Stati Uniti a Israele sono “la luce verde per l’aggressione” a Gaza. Lo afferma Hamas condannando l’approvazione, da parte della Camera dei Rappresentanti americana, di miliardi di dollari in nuovi aiuti militari a Israele, gran parte dei quali sono destinati a rafforzare le difese aeree israeliane. “Questo sostegno, che viola il diritto internazionale, è una licenza e un via libera al governo estremista sionista (Israele) per continuare la brutale aggressione contro il nostro popolo” ha affermato Hamas in una nota.

Tajani, missili sul Colosseo? Evitiamo il panico

“Non credo che ci sia un’ipotesi di attacco all’Occidente” da parte dell’Iran “che pure commette errori gravi, dare droni alla Russia, dare droni e armi a Hezbollah non va bene. Dobbiamo evitare di creare il panico”: così il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha commentato la foto postata su X dal suo collega israeliano Israel Katz con missili lanciati sul Colosseo. “Ci sono anche altri obiettivi europei – afferma il ministro riferendosi al secondo post con la torre Eiffel – Più che preoccuparsi bisogna occuparsi”. L’impegno è per la de-escalation, ha detto non escludendo un colloquio con il ministro iraniano “nei prossimi giorni”.

Nuovo post di Katz sulle minacce iraniane, stavolta sceglie Parigi e la Tour Eiffel

Dopo il post su X di ieri, con la minaccia dei missili dell’Iran contro il Colosseo di Roma, oggi il ministro degli Esteri di Israele, Katz, pubblica un nuovo post con un breve video, in cui si vede Parigi e il suo simbolo per eccellenza, la Tour Eiffel. Il titolare della diplomazia di Tel Aviv scrive in francese, in israeliano e in inglese: “Fermate l’Iran prima che sia troppo tardi”, la stessa frase scelta per il messaggio di ieri. Israel Katz tagga di nuovo i ministri degli Esteri di Francia, Regno Unito, Usa, Italia e Germania.

Il battaglione Netzah Yehuda

Il battaglione Netzah Yehuda è stato formato come unità speciale per soldati ultraortodossi e tutti i suoi membri sono uomini. Nel corso degli anni, l’unità di stanza in Cisgiordania è diventata una destinazione per molti giovani coloni radicali di destra. Il Dipartimento di Stato americano ha iniziato a indagare sul battaglione Netzah Yehuda alla fine del 2022, dopo che i suoi soldati erano stati coinvolti in diversi episodi di violenza contro civili palestinesi.

  Netanyahu: “Basso livello morale voler sanzionare i nostri militari”

“Nessuna sanzione deve essere imposta alle forze di difesa israeliane”. Lo ha ribadito il premier, Benyamin Netanyahu, riferendosi alle intenzioni Usa nei confronti del battaglione ‘Netzach Yehuda’, accusato di violazione dei diritti umani in Cisgiordania. “Nelle ultime settimane – ha scritto su X – ho lavorato contro sanzioni ai cittadini israeliani, anche nelle mie conversazioni con alti funzionari del governo americano. In un momento in cui i nostri soldati combattono i mostri del terrore, l’intenzione di sanzioni a un’unità dell’Idf è il massimo dell’assurdità e un basso livello morale”. “Il governo da me guidato agirà con tutti i mezzi contro queste mosse”.

Le sanzioni vieterebbero al battaglione e ai suoi membri di ricevere qualsiasi tipo di assistenza o addestramento militare statunitense.

  Il Papa: “Nel Medio Oriente prevalgano le vie della pace della diplomazia

“Nel Medio Oriente prevalgano le vie della pace della diplomazia”, ha detto il Papa durante il Regina Caeli . “Continuo a seguire con preoccupazione, e dolore anche, la situazione in Medio Oriente. Rinnovo l’appello a non cedere alla logica della rivendicazione della guerra. Prevalgano invece le vie del dialogo, della diplomazia, che può fare tanto. Prego ogni giorno per la pace in Palestina, in Israele – ha proseguito – e spero che quei due popoli possano presto smettere di soffrire”.

Il monito del ministro degli Esteri israeliano Katz

Su X, il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, pubblica una foto del Colosseo con scritto: “Il recente attacco dell’Iran a Israele è solo un’anteprima di ciò che le città di tutto il mondo possono aspettarsi se il regime iraniano non verrà fermato. Il mondo deve designare l’IRGC (l’esercito iraniano) come organizzazione terroristica e sanzionare il programma iraniano di missili balistici, prima che sia troppo tardi”.

Iran e Oman chiedono l’immediato cessate il fuoco a Gaza

Il ministro degli esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian e il suo omologo dell’Oman, Sayyid Badr Al-Busaidi, hanno chiesto sforzi internazionali per stabilire un cessate il fuoco immediato a Gaza e inviare aiuti umanitari all’enclave: lo riporta l’agenzia Irna. Durante una conversazione telefonica, Al-Busaidi ha condannato israele “per i suoi atti destabilizzanti nella regione. Porre fine ai crimini di guerra del regime sionista a Gaza è l’unico modo per ripristinare la sicurezza nell’asia occidentale”, ha aggiunto. Le autorità dell’Oman hanno agito come mediatori tra Iran e Stati Uniti, soprattutto durante il recente conflitto Iran-Israele.

Israele: “Due lanci dal Libano nel nord del Paese”

Due razzi dal Libano sono caduti nella zona aperta vicino la cittadina di Shlomi, nel nord di Israele, in prossimità del confine con il Libano dove dapprima erano risuonate le sirene di allarme. Non ci sono vittime. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.

Ministro israeliano Gadi Eisenkot: “Sbagliata l’idea Usa di sanzionare il battaglione Yehuda”

Il ministro del gabinetto di guerra – il centrista Gadi Eisenkot – ha attaccato l’intenzione degli Usa di sanzionare il battaglione Netzah Yehuda dell’esercito israeliano. “Un’idea – ha accusato – fondamentalmente sbagliata. Lavoreremo insieme per impedire la decisione, perché se ci sono denunce, queste devono essere indirizzate alla leadership politica e militare e non ai comandanti. Questa – ha spiegato, riferendosi con tutta probabilità alla riforma giudiziaria presentata l’anno scorso dal governo di Benyamin Netanyahu, è anche un’ulteriore prova dell’importanza di indagini complete e dettagliate e di sistemi legali e di applicazione della legge indipendenti in Israele”.

Accordo Tel Aviv-Hamas. Haniyeh: “Israele rifiuta la garanzia di Turchia e Russia”

Il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha affermato che Israele rifiuta di accettare la Turchia e la Russia come garanti di qualsiasi accordo tra israeliani e Hamas. “Ogni bozza presentata da Hamas dimostra che Egitto, Qatar, Turchia e Russia, insieme all’Onu e agli Stati Uniti, sono i garanti dell’accordo, ma ogni volta gli israeliani rifiutano di includere Turchia e Russia come Paesi garanti”, ha detto in un’intervista all’agenzia di stampa turca Anadolu. Hamas insiste sull’inclusione della Turchia e della Russia come garanti “malgrado il rifiuto di Israele”.

Raid israeliano a Rafah: 16 morti, tra cui 9 bambini

Nuovo tragico bilancio dei raid israeliani a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo l’agenzia palestinese Wafa, almeno 16 persone – tra cui nove bambini – sono rimaste uccise in una serie di attacchi aerei e di artiglieria condotti nella notte e all’alba. Otto palestinesi, tra cui due donne e cinque bambini, hanno perso la vita nel raid che ha colpito due abitazioni. Altri cinque, di cui quattro bambini, sono morti in un altro attacco contro una casa nella parte orientale della città. Nella notte tre civili erano rimasti uccisi in un raid contro un’abitazione nel campo profughi di Shaboura.

Israele: “Colpiti obiettivi degli Hezbollah nel sud del Libano”

Israele durante la notte ha colpito numerosi obiettivi degli Hezbollah in tre aree del Libano del sud. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui “uno dei raid ha centrato un operativo in uno dei siti del gruppo a Tayrharfa”. Sarebbero stati colpiti anche “posti di osservazione degli Hezbollah a Odaisseh ed edifici usati dal gruppo terroristico a Khiam”.

Attacco israeliano a Isfahan (Iran). La Tv iraniana diffonde le immagini satellitari

International, tv iraniana con sede a Londra, ha diffuso immagini satellitari di quello che sostiene essere il sito colpito nell’attacco israeliano avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì. Le analisi delle immagini – che mostrano il sito prima e dopo il raid – “confermano le notizie secondo cui la parte centrale di un sistema di difesa aerea S-300 alla base aerea di Isfahan è stato colpito in un presunto attacco israeliano”.

Indetto sciopero generale in Cisgiordania dopo il raid israeliano (14 vittime)

Uno sciopero dei lavoratori in tutta la Cisgiordania è stato indetto in protesta per le morti di palestinesi a Tulkarem in Cisgiordania e a Gaza. Lo sciopero è stato promosso da Fatah, l’organizzazione politica palestinese, secondo l’agenzia di stampa ufficiale palestinese WAFA: “Fatah ha invitato le persone a unirsi a sostegno del nostro popolo”. Il sindacato degli insegnanti palestinesi ha affermato che sarà indetto uno sciopero generale in tutte le scuole, le strutture educative e il ministero, aggiungendo che anche il sindacato dei lavoratori dei trasporti si è impegnato ad aderire. Lo sciopero generale è stato annunciato dopo la morte di 14 palestinesi uccisi in un’operazione militare israeliana nel campo profughi di Nur Shams vicino a Tulkarem, in Cisgiordania.

Dirigente Hezbollah: “Scandaloso silenzio degli Occidentali sul raid israeliano sul consolato iraniano a Damasco”

“Hezbollah non riconoscerà mai Israele, neppure se lo dovessero fare i palestinesi in terra di Palestina”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera Houssein Hajj Hassan, dirigente di Hezbollah. Per quanto riguarda l’attacco contro l’Iran “sono i suoi leader che decideranno come reagire. Per quanto concerne invece il Libano, posso ribadire che noi risponderemo puntuali a ogni loro radi con le armi e le strategie decise dalla nostra Resistenza. Perché nessun governo occidentale ha condannato il raid israeliano sul consolato iraniano a Damasco? Se una pietra viene lanciata contro una ambasciata europea a Beirut, subito tutti puntano il dito contro l’Iran. Ma il vostro silenzio è scandaloso, due pesi e due misure”, afferma.

La rabbia di Netanyahu contro gli Usa: “Le forze armate non devono essere sanzionate”. Gantz: “Pericoloso precedente”

Le sanzioni che gli Usa si appresterebbero a decretare contro un battaglione delle forze armate israeliane (Idf) per presunte violazioni dei diritti umani in Cisgiordania hanno scatenato l’ira del governo israeliano. A cominciare dal premier Benjamin Netanyahu secondo il quale “le forze armate non devono essere sanzionate. È il massimo dell’assurdità e il punto più basso dal punto di vista morale”, ha continuato, assicurando che l’esecutivo “agirà con tutti i mezzi contro queste mosse”. Contro la possibilità di sanzioni Usa nei confronti di militari israeliani hanno tuonato anche Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich, leader di estrema destra e ministri rispettivamente della Sicurezza nazionale e delle Finanze: “imporre sanzioni ai nostri soldati è una linea rossa”, ha avvertito il leader di Otzma Yehudit, affermando che i militari del battaglione Netzah Yehuda “devono essere pienamente sostenuti” e di aspettarsi che “il ministro della Difesa Yoav Gallant non si sottometta ai dettami americani”. Benny Gantz, ex capo di Stato maggiore e volto dell’opposizione, ha parlato di “un pericoloso precedente” che “trasmette il messaggio sbagliato ai nostri comuni nemici in tempo di guerra”.

Israele: “Sventato attacco terroristico a nord di Hebron”

Un tentativo terroristico di sparatoria è stato sventato a Beit Einun, a nord di Hebron. Lo ha reso noto l’esercito israeliano: “I due palestinesi sono stati ‘netrualizzati’, uno di loro è morto”.

S&P taglia il rating di Israele da AA- ad A+

A causa del conflitto con l’Iran, della guerra in corso a Gaza e dell’escalation al confine settentrionale, l’agenzia di rating internazionale S&P ha annunciato di aver tagliato il rating di Israele da AA- ad A+. Inoltre le prospettive creditizie di Israele sono state declassate da “stabile” a “negativo”. L’annuncio è arrivato inaspettato, dato che la decisione ufficiale di S&P sul rating creditizio di Israele non era prevista prima del 10 maggio. Nell’annuncio l’agenzia stima che il recente inasprimento del conflitto tra Israele e Iran aumenti i rischi geopolitici che erano comunque elevati per Israele. Sebbene S&P non veda un conflitto regionale su larga scala, la guerra tra Israele e Hamas e il confronto con Hezbollah continueranno per tutto il 2024, contrariamente alla precedente stima secondo cui i combattimenti sarebbero finiti in non più di sei mesi. Inoltre, l’agenzia di rating prevede che il deficit fiscale del Governo salirà all’8%, superiore all’obiettivo del governo del 6,6%.

Anp: “Gli aiuti degli Stati Uniti a Israele sono un atto di aggressione”

Il pacchetto di aiuti approvato dalla Camera degli Stati Uniti per Israele “costituiscono una pericolosa escalation e aggressione contro il popolo palestinese, dando a Israele il via libera per espandere la portata della guerra per includere tutti i Paesi della regione”. Lo ha affermato, tramite l’agenzia Wafa, Nabil Abu Rudeineh, portavoce del presidente dell’Anp, Mahmoud Abbas.

The Times of Israel: Raid dell’IDF in Cisgiordania uccide almeno 14 persone 

La Mezzaluna Rossa Palestinese ha riferito che almeno 14 persone sono state uccise durante un raid dell’IDF nel campo profughi di Noor Shams, nel nord della Cisgiordania. Lo scrive il Times of Israel. L’IDF ha dichiarato ieri che le truppe hanno ucciso 10 persone durante l’operazione antiterrorismo, iniziata giovedì.

  “Le sanzioni all’Idf sono la linea rossa”, Israele contro i piani statunitensi

Le sanzioni che gli Usa si appresterebbero a decretare contro un battaglione delle forze armate israeliane (Idf) per presunte violazioni dei diritti umani in Cisgiordania hanno scatenato l’ira del governo israeliano. A cominciare dal premier Benjamin Netanyahu secondo il quale “le forze armate non devono essere sanzionate”. “È il massimo dell’assurdità e il punto più basso dal punto di vista morale”, ha continuato, assicurando che l’esecutivo “agirà con tutti i mezzi contro queste mosse”.

Contro la possibilità di sanzioni Usa nei confronti di militari israeliani hanno tuonato anche Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich, leader di estrema destra e ministri rispettivamente della Sicurezza nazionale e delle Finanze: imporre “sanzioni ai nostri soldati è una linea rossa”, ha avvertito il leader di Otzma Yehudit, affermando che i militari del battaglione Netzah Yehuda “devono essere pienamente sostenuti” e di aspettarsi che “il ministro della Difesa Yoav Gallant non si sottometta ai dettami americani”. “Mentre Israele sta lottando per la sua esistenza, (questa) è una totale follia”, gli ha fatto eco Smotrich, sostenendo che si tratti di “una mossa pianificata per costringere Israele ad accettare la creazione di uno Stato palestinese e ad abbandonare la sicurezza di Israele”.

Sul tema si è fatto sentire anche Benny Gantz: l’ex capo di Stato maggiore e volto dell’opposizione, entrato al governo solo dopo lo scoppio della guerra contro Hamas per sostenere lo sforzo bellico, ha parlato di “un pericoloso precedente” che “trasmette il messaggio sbagliato ai nostri comuni nemici in tempo di guerra”. “Lo Stato di Israele ha un sistema giudiziario forte e indipendente che valuta meticolosamente qualsiasi accusa di violazione o deviazione dagli ordini e dal codice di condotta dell’Idf, e continuerà a farlo”, ha sostenuto il leader di Blu e Bianco, assicurando di avere “intenzione di agire affinché questa decisione venga cambiata”

Violazioni dei diritti umani in Cisgiordania, Axios: Attese sanzioni Usa contro un battaglione israeliano

Sanzioni americane verranno annunciate nei prossimi giorni nei confronti del battaglione Netzah Yehuda delle forze armate israeliane per violazioni dei diritti umani in Cisgiordania. È quanto ha rivelato il giornalista Barak Ravid di Axios, citando tre fonti americane a conoscenza della questione. Sarebbe la prima volta che Washington impone misure punitive contro un’unità militare israeliana. Ai militari in questione verrebbe vietato di ricevere qualsiasi tipo di assistenza o addestramento militare americano.

Il battaglione Netzah Yehuda venne costituito come unità speciale per i soldati ultraortodossi. Tutti i suoi membri sono uomini. Nel corso degli anni, l’unità di stanza in Cisgiordania è diventata meta di molti giovani coloni della destra radicale che non sono stati accettati in nessun’altra unità di combattimento dell’IDF.

News Related

OTHER NEWS

Superbonus, come cambierà? Il ruolo delle ESCo

27 novembre 2023 Superbonus, come cambierà? Il ruolo delle ESCo Diverse le novità sul superbonus già approvate dal 1° gennaio 2024. Quali saranno gli ulteriori interventi per il futuro? L’agevolazione ... Read more »

Polmonite nei bimbi, picco contagi in Europa: rischio nuova pandemia? «Batterio pericoloso come un virus»

Polmoniti nei bimbi, picco contagi in Europa: rischio nuova pandemia? «Batterio pericoloso come un virus» Quanto deve preoccupare il boom di infezioni respiratorie e di polmoniti in Cina e i ... Read more »

Un Posto al Sole Anticipazioni 28 novembre 2023: Damiano scatena l'ira di Eugenio!

Un Posto al Sole Anticipazioni 28 novembre 2023: Damiano scatena l’ira di Eugenio! Nella puntata di Un Posto al Sole in onda su Rai3 il 28 novembre 2023, alle ore ... Read more »

Microsoft ha cancellato un gioco di calcio per la prima Xbox: il motivo? Electronic Arts

Microsoft ha cancellato un gioco di calcio per la prima Xbox: il motivo? Electronic Arts Garrett Young, ex sviluppatore Microsoft e veterano dell’industria con oltre 25 anni di esperienza ,è ... Read more »

Catene da neve: guida all’acquisto e all’installazione

Neve e ghiaccio possono rendere in inverno molto impegnative le condizioni delle nostre strade, dotarsi di catene da neve può rivelarsi quindi fondamentale per continuare a muoversi in piena sicurezza, ... Read more »

"Lo ha tradito anche Ilary. Ecco con chi". Corona torna alla carica e parla degli amanti della Blasi

“Lo ha tradito anche Ilary. Ecco con chi”. Corona torna alla carica e parla degli amanti della Blasi Il racconto fatto da Ilary Blasi nel suo docufilm “Unica”? Falso, almeno ... Read more »

Promozione Suzuki Swace, perché conviene e perché no

Promozione Suzuki Swace, perché conviene e perché no Con Solutions NoProblem, sconto di 3.000 euro e tre anni di garanzia, manutenzione e assicurazione furto e incendio Se amate le classiche ... Read more »
Top List in the World