trapper, Baby Gang, Simba La Rue
Per il trapper, i giudici avevano disposto nei mesi scorsi, prima della sentenza del 15 novembre, l’obbligo di dimora a Lecco, dove vive, con divieto di uscire tra le 20 e le 9 del mattino, anche se era stato, poi, autorizzato, su richiesta del suo legale Niccolò Vecchioni, a uscire per cantare a un concerto.
Il 20 gennaio, però, come risulta dall’ordinanza, i carabinieri di Lecco lo hanno denunciato per lesioni aggravate perché sarebbe rimasto coinvolto in una vicenda che ha portato al ferimento, proprio nell’abitazione del trapper, di una “persona che si definisce sua amica, attinta da ‘colpo di arma da fuoco alla gamba sinistra'”. L’amico avrebbe messo a verbale che è stato ferito per l’uso “di arma da parte di Mouhib”. A casa del trapper, poi, gli investigatori hanno trovato “una pistola ad aria compressa con relative munizioni metalliche” e non un’arma da fuoco. Il trapper, comunque, scrivono i giudici, “aveva negato qualsiasi detenzione” di armi.
Il nuovo episodio che lo ha visto coinvolto ha portato all’aggravamento della misura, come chiesto dal pm Francesca Crupi, titolare delle indagini sugli scontri tra bande di trapper, per il “pericolo di reiterazione di fatti analoghi”. I giudici evidenziano la “pervicacia” di Baby Gang nel “procacciarsi e utilizzare” armi, oltre alla sua “inaffidabilità”. E spiegano che in casa, quando l’amico è stato ferito, c’erano pure due “coimputati” del 22enne, condannati anche loro nel processo sulla sparatoria di due anni fa.
Il Tribunale ha anche revocato le autorizzazioni concesse al 22enne e relative alla sua attività musicale, come quelle per i concerti che aveva in programma.
I carabinieri di Lecco hanno arrestato Mouhib Zaccaria, il trapper “Baby Gang”, ponendolo ai domiciliari. Nei giorni scorsi, il 22enne avrebbe sparato a un suo amico, ferendolo con un “colpo di arma da fuoco alla gamba sinistra”. Lo si legge nell’ordinanza con cui i giudici della settima penale di Milano hanno sostituito la misura cautelare dell’obbligo di dimora con quella degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Misura cautelare relativa al processo per la sparatoria, avvenuta tra il 2 e il 3 luglio 2022 nel capoluogo lombardo, per la quale Baby Gang era stato già condannato a cinque anni e due mesi.
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