Riccione, 21 gennaio 2024 – “Ho presentato un’offerta economica per le concessioni balneari di cinque stabilimenti nella zona centrale del Comune di Riccione”. L’annuncio non arriva da magnati americani o società cinesi che tanto spaventano i bagnini di casa nostra, ma da Daniele Bartolucci, di professione giornalista. “Ho formalizzato l’offerta attraverso Pagopa, nella opportuna sezione del Comune relativa ai bandi. Ho offerto un euro per stabilimento. Per quanto mi è dato sapere, l’unico offerente ad essersi proposto entro il 31 dicembre, giorno in cui sono scadute le concessioni balneari, sono io”. Una provocazione, ma fino a un certo punto.
Daniele Bartolucci ha offerto cinque euro per altrettanti stabilimenti balneari prima dello scadere delle concessioni il 31 dicembre
Prima di Natale il Comune di Riccione, come altri municipi costieri, ha presentato un atto attraverso cui si prende un anno di tempo per completare le procedure di gara e fare dunque le aste. Questa possibilità era consentita dalla legge approvata dal governo Draghi. Di questo Bartolucci ne è consapevole, “ma sono altrettanto consapevole che tale iniziativa, come confermato dalla sentenza del Consiglio di Stato numero 11.200, non può costituire una proroga automatica delle concessioni, perché in contrasto con il diritto comunitario”. In altri termini per Bartolucci le concessioni sono scadute e quella dei Comuni è l’inizio della procedura per fare bandi e non un prendere tempo come vorrebbero i bagnini in attesa che il governo e l’Europa trovino un’intesa per scongiurare le aste.
Intanto Bartolucci prosegue nella sua provocazione facendo presente che “la mia azione è andata a colmare il vuoto che si sarebbe creato dal primo di gennaio. Visto che nessuno, salvo gare nell’anno appena terminato, avrebbe potuto gestire le varie concessioni, non avendone più titolo né diritto”. Bartolucci mostra il versamento fatto il 29 dicembre delle ‘spese di gara’, e stuzzica gli uffici tecnici. “Attendo fiducioso, come da mia richiesta protocollata, di essere convocato dal Comune per formalizzare le conseguenti pratiche”. Oltre al versamento è stata inviata a mezzo Pec al Comune riccionese al segretario comunale e all’Ufficio attività economiche oltre che al Suap, una mail in cui si cita la sentenza 11200 del Consiglio di Stato, si presenta la propria offerta e si invita il Comune a contattare il richiedente in mancanza di altre offerte, per formalizzare le concessioni di cui ha fatto richiesta. Provocazione a parte, l’incubo di azioni e ricorsi ventilata dai bagnini con lo scadere delle concessioni, potrebbe essere arrivata.
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