"Sull’inceneritore i cittadini hanno diritto alla chiarezza"

“Sull’inceneritore i cittadini hanno diritto alla chiarezza”

“Sul termovalorizzatore servono coerenza e serietà”. E’ quanto sostiene il Pd aglianese sul futuro dell’impianto di Montale, la cui chiusura era prevista entro il 2023. Come annunciato dal sindaco, Luca Bensperi, la maggioranza sta lavorando per individuare una quarta ipotesi che impegni per tempi più brevi, rispetto alle tre che sono state presentate. Sarà avviato un percorso partecipativo con un consiglio comunale aperto il prossimo 15 febbraio. “La nostra posizione – dichiara il segretario del Pd Agliana, Andrea Acciai – continua a essere quella già ribadita più volte e in varie sedi: o si supera l’incenerimento o l’impianto si chiude. Questa posizione, per chi non lo ricordasse, era già presente nel nostro programma elettorale del 2019 ed è stata ribadita più e più volte in questi anni, sia a livello di forza politica che di gruppo consiliare. Ci sorprende, adesso, che l’attuale amministrazione, che sul tema ha stentato in questi anni anche solo a convocare una commissione, parli ora di una fantomatica quarta via di cui non è dato sapere nulla, una misteriosa alternativa che non ci è permesso conoscere, studiare, analizzare. Un tempo tutti proclamavano la chiusura dell’impianto entro il 2023, ma gli unici rimasti oggi con questa posizione siamo noi del Pd Agliana, con le forze del centrosinistra aglianese”.

Acciai aggiunge: “E’ inammissibile infatti che si sia arrivati così in ritardo a discutere sul tema, date le scadenze cogenti. In questi anni l’amministrazione Benesperi non ha mai espresso una posizione chiara e, cosa ancor più grave, mai ha lavorato in modo serio e sistematico, per il superamento dell’incenerimento in un territorio che tanto ha già dato in termini ambientali e di risorse. Per questo riteniamo quantomai fumosa e incoerente la posizione del sindaco, del consigliere delegato all’ambiente e di tutta l’attuale maggioranza. I cittadini – conclude il segretario Dem – hanno diritto alla chiarezza”.

Piera Salvi