Raid russi sulle centrali elettriche. E dagli Usa arrivano altri Patriot
Mentre Kiev si appresta a ricevere altre forniture di armi, sull’Ucraina continuano a “piovere” gli attacchi russi. Che si concentrano, ancora una volta, sulle infrastrutture energetiche del Paese. Del totale di 34 missili lanciati, 21 sono stati abbattuti dalla contraerea, secondo quanto affermano le autorità ucraine. I raid avrebbero provocato «gravi danni» ad almeno quattro centrali elettriche in tre regioni dell’Ucraina, secondo quanto ha denunciato il ministero per l’Energia di Kiev. «Il nemico – ha scritto il ministro, German Galushchenko – ha nuovamente attaccato le infrastrutture energetiche del Paese. In particolare centrali delle oblast di Dnipropetrovsk, Ivano-Frankivsk e Leopoli», le ultime due delle quali nell’ovest dell’Ucraina. «Ci sono gravi danni ai macchinari», ha aggiunto, citando la compagnia elettrica Dtek.
Sull’altro fronte, i sistemi di difesa aerea russi hanno intercettato e distrutto 68 droni sul territorio di Krasnodar e sulla penisola di Crimea. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo. «La scorsa notte sono stati fermati i tentativi del regime di Kiev di effettuare attacchi terroristici utilizzando droni di tipo aereo contro obiettivi nel territorio della Federazione Russa. I sistemi di difesa aerea in servizio sul territorio di Krasnodar hanno distrutto e intercettato 66 droni ucraini», ha riferito la Difesa russa, aggiungendo che altri due droni sono stati distrutti sui cieli della Crimea. Kiev rivendica di aver colpito un aeroporto militare e due raffinerie petrolifere russe nella regione meridionale di Krasnodar.
Gli Stati Uniti forniranno all’Ucraina altri missili Patriot per i suoi sistemi di difesa aerea, oltre che munizioni per i missili Nasam e altri equipaggiamenti per lanciatori per la difesa aerea, nel quadro del pacchetto di aiuti da sei miliardi di dollari, ha reso noto il segretario della Difesa, Llyod Austin. «È il pacchetto di assistenza più esteso su cui a ora ci siamo impegnati», ha dichiarato Austin, al termine della riunione virtuale dei Paesi che sostengono lo sforzo militare di Kiev. È il secondo pacchetto di aiuti varato dagli Usa in pochi giorni, dopo l’assistenza per un miliardo annunciata subito dopo la firma, da parte di Joe Biden, del provvedimento per il finanziamento dell’Ucraina per un totale di quasi 61 miliardi di dollari.
Infine la coalizione internazionale per lo sminamento dell’Ucraina, coordinata dalla Lituania e cui partecipano 22 Paesi Nato, intende formare ed equipaggiare, nel corso di quest’anno, circa 3.200 soldati ucraini per eseguire operazioni di bonifica dei campi minati del Paese. Lo ha comunicato il ministro della Difesa lituano, Laurynas Kasciunas. Sono state concordate le priorità di assistenza e gli ulteriori passi da effettuare per velocizzare e adeguare alle richieste di Kiev la fornitura di materiale per le operazioni di bonifica dei campi minati.
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