“Quel cantiere è un campo abbandonato”
di Anna Marchetti
“Abbandonato” il cantiere per la pista di pump-truk, il circuito in asfalto e terra battuta per mountain bike, previsto all’ingresso del parco urbano dell’aeroporto (lato via Papiria). E’ quanto denuncia Stefano Poleggioni (Udc Fano): “Un progetto avviato nonostante la contrarietà di quanti vedono in quell’area una riqualificazione ambientale, ma ad oggi fermo. La triste e preoccupante immagine è quella di un’area dove gli scavi sono stati abbandonati”.
Attualmente il cantiere è deserto, al suo interno non c’è traccia di alcun mezzo, resiste solo la recinzione con il cartello esterno che indicata l’importo totale del progetto (250mila euro) la data di consegna dei lavori (20 marzo 2023) e quella di conclusione (16 settembre 2023). “Sono favorevole allo sport, all’uso della bicicletta – prosegue Pollegioni – e alla valorizzazione dell’ambiente, ma qualche domanda su quest’opera ce la dobbiamo fare visto che è realizzata con soldi pubblici”. Pollegioni chiede spiegazioni al sindaco Seri e all’assessore ai Lavori pubblici Barbara Brunori: “Mi aspetto una risposta pubblica, soddisfacente, per capire cosa sia accaduto e come l’amministrazione comunale intenda andare avanti. E’ giusto che i cittadini siano messi a conoscenza”.
A questo proposito i consiglieri comunali M5S, Tommaso Mazzanti, Francesco Panaroni e Gianni Fontana, ricordano che nell’ultima commissione Bilancio, dell’8 marzo, “è stata votata una modifica al bilancio comunale che prevede, tra le altre cose, 100mila euro per il completamento dei lavori della pista con la motivazione del ritrovamento delle fondazioni delle vecchie palazzine della caserma (sembra che nell’area ci fosse una scuola ufficiali dell’aeronautica ndr). Ritrovamenti che andranno rimossi”. I consiglieri M5S, attraverso una interrogazione, sollecitano sindaco e giunta a spiegare “le ragioni dello slittamento del cantiere, se a seguito del ribasso d’asta sia stata prevista l’illuminazione (nel progetto originario c’è solo la predisposizione dei punti luce ndr)” e rimarcano come, “a seguito dei lavori fermi da diverso tempo, i dossi e le paraboliche già predisposti, siano oramai piene di erbacce, e pertanto da rifare”.
Il progetto era stato presentato pubblicamente dall’Amministrazione comunale a ottobre 2022 e prevedeva la realizzazione di un circuito di 630 metri, in asfalto e in terra battuta. Una pista modulare, con dossi e paraboliche, specifica per mountain bike e utilizzabile sia da principianti sia da bikers esperti. La pista era stata pensata per essere utilizzata, contemporaneamente e senza rischi, da diverse tipologie di utenti. Accanto all’impianto è stato riservato uno spazio per oltre 1000 posti auto asfaltati da realizzare in una seconda fase. “Un percorso molto lungo – fa notare Pollegioni – quando piste simili in Italia non superano i 200 metri. Questo richiederà diverse idee per far sì che l’utilizzo sportivo della struttura sia il più ampio possibile”. Per Pollegioni “un cantiere fermo all’interno del parco dell’aeroporto già sofferente per un progetto di valorizzazione che fa fatica ad andare avanti”.
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