Ex legale dell’Ast spiega perché ha rinunciato
Il 6 febbraio scorso abbiamo pubblicato la notizia, appresa dall’albo pretorio dell’Ast di Pesaro e Urbino, della citazione avanti al giudice del lavoro di Urbino da parte di una dipendente per una causa di risarcimento da 250mila euro. L’Ast ha resistito alla pretesa con l’avvocatessa Laura Valentini la quale però, in corso di causa, ha lasciato improvvisamente la difesa dell’Ast cancellandosi subito dopo dall’Albo degli avvocati. Per questo è stato necessario per l’Ast nominare altri difensori in corso d’opera. Ora ci scrive l’avvocatessa Laura Valentini per precisare ciò che è accaduto:
“Richiamo quanto omesso dall’articolista ovvero che, essendo risultata vincitrice in concorso pubblico presso la Pubblica Amministrazione, mi sono vista costretta, nel rispetto delle norme anche deontologiche, a rinunciare preventivamente a tutti i mandati difensivi stragiudiziali e giudiziali prima di presentare all’Ordine professionale istanza di cancellazione dall’Albo, atto dovuto in ragione della circostanza che I’assunzione nella Pubblica Amministrazione di un professionista è incompatibile con la professione forense e con I’iscrizione all’Albo. Quindi, preciso di aver prontamente dato corso alla rinuncia al mandato ricevuto dall’Azienda sanitaria di Pesaro il giomo successivo alla comunicazione ufficiale ricevuta dalla Pubblica Amministrazione fornendo all’Ast di Pesaro, con ampio anticipo rispetto all’udienza tutta Ia documentazione in possesso e tutti gli elementi utili per ogni migliore tutela giudiziale dell’Azienda convenuta in giudizio”.
“Peraltro – scrive il legale – proprio con riferimento al giudizio, è doveroso riferire che Ast di Pesaro e Urbino è stata citata in giudizio da una dipendente con richiesta risarcitoria di 250.000 euro ma allo stato attuale -proprio a seguito della corposa e completa memoria difensiva di costituzione approntata dalla sottoscritta, il Giudice del lavoro alla prima udienza di comparizione delle parti ha avanzato una proposta conciliativa di euro 15.000 euro rinviando alla prossima udienza del 7 marzo 24 per conoscere Ia determinazioni delle parti e dell’azienda. La circostanza era ben nota ad Ast sin dal 15/12/23 si che la rinuncia aI mandato in data 19/1/24 non ha provocato alcun pregiudizio ad Ast”
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