Perché l’industria vira sull’automatico. Tutto sommato non è un male.
L’automobilismo sta attraversando una fase di trasformazione radicale, con un trend che sembra orientarsi sempre più verso l’abbandono del cambio manuale in favore di soluzioni automatiche. Una buona o una cattiva notizia? Prima di rispondere proviamo a vedere come stanno le cose.
Un segnale emblematico della tendenza verso l’automatico è l’annuncio dell’uscita dell’ultima versione della Golf GTI con cambio manuale, un modello che per anni è stato simbolo di sportività e piacere di guida. A questo si aggiungono le recenti dichiarazioni di Frank Weber, membro del consiglio di amministrazione di BMW, con la conferma che il futuro dell’azienda bavarese, così come quello di Mini, sarà caratterizzato esclusivamente da vetture con trasmissione automatica.
Una delle ragioni principali di questa evoluzione risiede nell’efficienza. Le trasmissioni automatiche moderne, grazie a sofisticate tecnologie elettroniche, sono in grado di ottimizzare i cambi di marcia in modo più efficace rispetto a quanto fatto dall’automobilista medio, garantendo così una guida più fluida e un consumo di carburante ridotto. Inoltre, il comfort, soprattutto nel traffico, ne trae significativi benefici, con gli automobilisti che possono concentrarsi esclusivamente sulla strada, senza la distrazione di dover cambiare marcia manualmente.
C’è poi la questione del passaggio all’elettrico. Le auto elettriche, per loro natura, non necessitano di un cambio tradizionale, in quanto il motore elettrico è in grado di coprire un ampio range di velocità senza la necessità di marce intermedie. Questo non solo semplifica la meccanica del veicolo, ma elimina anche la necessità di scegliere tra cambio manuale e automatico, standardizzando la produzione e, soprattutto riducendo i costi.
Dal punto di vista dell’esperienza di guida, sebbene gli appassionati possano rimpiangere la perdita del “controllo totale” offerto dal cambio manuale, è innegabile che le moderne trasmissioni automatiche offrono prestazioni e reattività che nulla hanno da invidiare ai sistemi manuali. Vero, forse siamo affezionati al cambio manuale, alla sequenza in scalata ed al fatto di poter decidere in ogni istante quella che per noi è la marcia migliore. Eppure, in quanti sono in grado di sfruttare davvero tutte le marce? E soprattutto, siamo sicuri che nel quotidiano sia così divertente? Probabilmente no, quando si ha a che fare con il classico traffico da pendolare.
Sebbene il cambiamento possa essere accolto da alcuni con la classica nostalgia dei bei tempi andati, le potenzialità offerte da queste tecnologie promettono di migliorare l’esperienza di guida, orientandosi verso un futuro al volante meno stressante e più confortevole per tutti.
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