Cina al galoppo dopo lo storico taglio dei tassi. Giro di vite sul quant trading per proteggere le borse
Cina al galoppo, mercoledì 21 febbraio, dopo il taglio storico dei tassi a 5 anni, la lunghezza di riferimento dei mutui, per ravvivare il mercato immobiliare. Alle ore 7:20 italiane l’Hang Seng sale del 2,3%, Shanghai del 2% circa, mentre in Giappone il Nikkei cede lo 0,25% appesantito anche dalla chiusura in rosso del Nasdaq. I mercati sono in attesa, infatti, della trimestrale del colosso dell’AI, Nvidia, attesa in serata dopo Wall Street. Il rendimento del T bond Usa decennale resta laterale al 4,27%, mentre i futures sul Nasdaq si muovono in calo per lo 0,23%.
La Cina inasprisce le regole sul quant trading (gestito da pc) per difendere il mercato azionario
Pechino sta rivedendo il modo in cui viene regolamentato il settore cinese del quant trading, un segmento in rapida crescita, dopo che uno dei maggiori operatori del settore è stato colpito questa settimana da un divieto di negoziazione per aver venduto azioni al ribasso.
Le borse di Shanghai e Shenzhen hanno annunciato martedì che l’attività di mercato dei fondi quantistici gestiti da computer, che si basano su complesse strategie di trading automatizzate, sarà attentamente esaminata nell’ambito di un nuovo progetto di monitoraggio gestito congiuntamente da entrambe le borse e dalla China Securities Regulatory Commission.
In base all’annuncio, i nuovi fondi quantistici dovranno riferire le proprie strategie di investimento alle autorità di regolamentazione prima di iniziare le negoziazioni e questo fatto si applicherà anche alle azioni di quant trading offshore (fuori dalla Cina continentale) attraverso il programma Stock Connect di Hong Kong.
Il deficit commerciale del Giappone crolla
Il deficit commerciale del Giappone si è ridotto drasticamente a 1.758,311 miliardi di yen a gennaio 2024 rispetto a 3.506,43 miliardi di yen nello stesso periodo dell’anno precedente. Le esportazioni sono aumentate dell’11,9% su base annua, il massimo negli ultimi 14 mesi, in un contesto di forte domanda da parte di Stati Uniti e Cina. Nel frattempo, le importazioni sono diminuite del 9,6%, il decimo mese consecutivo di calo, dovuto al calo dei prezzi dell’energia.
Occhio alle opzioni su Nvidia
In base al posizionamento delle opzioni, gli investitori di Nvidia potrebbero veder muoversi un valore di mercato di quasi 200 miliardi di dollari dopo la pubblicazione del report sugli utili mercoledì sera. I prezzi per call e put a breve termine implicano un movimento del 10,6% nelle azioni del produttore di chip, secondo Bloomberg. Un fatto che influenzerebbe la capitalizzazione di mercato di Nvidia di circa 180 miliardi di dollari, uno dei più grandi movimenti mai registrati in una singola sessione. (riproduzione riservata)
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