Firenze, in vendita Villa Larderel, può essere trasformata in struttura ricettiva di lusso_villa larderel
Villa Larderel, prestigioso complesso nobiliare a pochi passi da Firenze, sarà prossimamente oggetto di liquidazione attraverso la piattaforma Quimmo, e il termine per presentare le offerte è stato fissato per il 4 marzo. Circondato da oltre 7 ettari di parco, il complesso di Villa Larderel è posizionato in un contesto paesaggistico straordinario e vanta una storia secolare. Tra le possibili destinazioni d’uso c’è anche la potenziale conversione in struttura ricettiva di lusso.
E’ stata costruita a metà del XIV secolo
La costruzione risale alla seconda metà del quattordicesimo secolo, su commissione della famiglia Ricci appartenente alla fazione dei Guelfi. Nel 1837 la proprietà del complesso passa ai conti Dè Larderel, nobili di origine francese, e nel 1869 l’edificio diventa la dimora di Rosa Vercellana, contessa di Mirafiori e di Fontanafredda, che sposa in un matrimonio morganatico il re d’Italia Vittorio Emanuele II di Savoia proprio nella cappella della Villa. Nel corso del primo ‘900 la dimora ha ospitato Francesca Bertini, diva italiana del cinema muto, e nel secondo dopoguerra è stata la sede della Fondazione Don Carlo Gnocchi. Il complesso è stato successivamente ampliato con la costruzione di un edificio moderno e ha ospitato la Scuola Walford di Firenze.
La superficie complessiva di Villa Larderel è di 81.800 metri quadrati, di cui 11.800 metri quadrati di interni e un imponente parco secolare di 7 ettari, all’interno del quale sono presenti una piscina interrata da 25 metri, un laghetto artificiale e, poco distante da quest’ultimo, uno chalet caratterizzato dall’aspetto architettonico delle tipiche abitazioni di montagna. La facciata è neoclassica, con torre centrale che ne costituisce l’asse, la quale incornicia un grande orologio, uno stemma a rilievo e un busto in nicchia con lapide commemorativa.
Villa Larderel è considerata una delle testimonianze più affascinanti della Toscana Rinascimentale, oltre che una dimora d’autore unica dal punto di vista del valore architettonico e sociale. Il complesso, attualmente libero, è sottoposto a vincolo da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e le destinazioni d’uso ammesse sono quelle residenziale, direzionale, turistico-ricettivo, produttivo legato al cotto e sportivo. La vendita avverrà tramite asta telematica su Quimmo.
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