Condominio, a chi spetta il rifacimento dei pilastri?

I pilastri in condominio svolgono la funzione di sostegno dell’edificio condominiale; in caso di danni chi paga? A chi spetta il rifacimento dei pilastri? Vediamo cosa dice la legge a riguardo.

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I pilastri e le travi, generalmente realizzati in acciaio o cemento, sono elementi resistenti verticali della struttura portante di una costruzione e rappresentano l’ossatura di un edificio. Svolgono una funzione fondamentale in quando danno sostegno all’intero condominio e, di conseguenza, necessitano di manutenzione. I pilastri, come altre parti dell’edificio, sono soggetti anche all’usura e nel tempo possono danneggiarsi. In tal caso, chi paga le spese? A chi spetta il rifacimento dei pilastri? Scopriamo cosa dice la normativa di riferimento e vediamo chi deve farsi carico delle spese relative alla loro manutenzione.

Rifacimento dei pilastri in condominio, chi paga?

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Prima di scoprire a chi spetta la spesa del rifacimento dei pilastri, è bene precisare che rientrano nelle parti comuni dell’edificio, così come specificato nell’articolo 1117 del Codice Civile che recita:

Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari delle singole unità immobiliari dell’edificio, anche se aventi diritto a godimento periodico e se non risulta il contrario dal titolo:

1) tutte le parti dell’edificio necessarie all’uso comune, come il suolo su cui sorge l’edificio, le fondazioni, i muri maestri, i pilastri e le travi portanti, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni di ingresso, i vestiboli, gli anditi, i portici, i cortili e le facciate;

2) le aree destinate a parcheggio nonché i locali per i servizi in comune, come la portineria, incluso l’alloggio del portiere, la lavanderia, gli stenditoi e i sottotetti destinati, per le caratteristiche strutturali e funzionali, all’uso comune;

3) le opere, le installazioni, i manufatti di qualunque genere destinati all’uso comune, come gli ascensori, i pozzi, le cisterne, gli impianti idrici e fognari, i sistemi centralizzati di distribuzione e di trasmissione per il gas, per l’energia elettrica, per il riscaldamento ed il condizionamento dell’aria, per la ricezione radiotelevisiva e per l’accesso a qualunque altro genere di flusso informativo, anche da satellite o via cavo, e i relativi collegamenti fino al punto di diramazione ai locali di proprietà individuale dei singoli condomini, ovvero, in caso di impianti unitari, fino al punto di utenza, salvo quanto disposto dalle normative di settore in materia di reti pubbliche).

Parti comuni di un edificio: ripartizione delle spese

Dunque, come avviene la ripartizione delle spese? La risposta arriva dall’articolo 1123 del Codice Civile:

Le spese necessarie per la conservazione e per il godimento delle parti comuni dell’edificio, per la prestazione dei servizi nell’interesse comune e per le innovazioni deliberate dalla maggioranza sono sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno, salvo diversa convenzione.

Se si tratta di cose destinate a servire i condomini in misura diversa, le spese sono ripartite in proporzione dell’uso che ciascuno può farne. Qualora un edificio abbia più scale, cortili, lastrici solari, opere o impianti destinati a servire una parte dell’intero fabbricato, le spese relative alla loro manutenzione sono a carico del gruppo di condomini che ne trae utilità.

In altre parole, tutti i condomini sono tenuti a pagare le spese del risanamento dei pilastri di un condominio.

Per saperne di più su sulle varie norme che riguardano i condomini puoi visualizzare il regolamento condominiale completo.

Rifacimento dei pilastri in condominio: immagini e foto

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