Giuntoli acquistata all’asta. Va alla Gelato d’Italia Indian
Lo storico marchio Giuntoli gelati non sparirà, è stato comprato dalla Gelato d’Italia Indian. La prima asta che si è tenuta giovedì in tribunale è andata a buon fine al primo colpo grazie all’offerta presentata dall’azienda reggiana. La storica impresa di via Garbuio nata nel 1955, era stata stritolata dalla pandemia, tanto da dover chiedere il concordato preventivo, poi trasformato in autoliquidazione giudiziale. L’esercizio provvisorio aveva poi aperto la strada al fallimento.
L’operazione commerciale andata a buon fine con un’offerta minima presentata dall’azienda della famiglia Olivi di 2 milioni e 235mila euro (prezzo base 2 milioni e 900mila euro), che si è portata a casa sia lo storico marchio conosciuto non soltanto in provincia, ma anche i macchinari e metà dello stabilimento nella zona industriale di Montignoso, a due passi dal lago di Porta, suddivisi in due società, la Alba e la Giuntoli. Una vendita che ha visto un trend molto veloce, con l’esercizio provvisorio fino al 31 agosto dello scorso anno, autorizzato dallo stesso tribunale, che ha permesso all’azienda di restare sul mercato nella stagione estiva e di incassare un buon fatturato, anche per dar modo ai 15 dipendenti di proseguire nel loro lavoro.
Dipendenti che, nei mesi successivi erano tutelati grazie alla Naspi, che ora sperano di poter tornare a lavorare per lo storico marchio. I presupposti ci sono tutti. I giudici delegati della vendita senza incanto, il cui termine per presentare le domande era il 18 gennaio alle 23,59 per via telematica, erano Alessandro Pelletri ed Elisa Pinna. I curatori delle due società erano i legali Iacopo Cancogni e Davide Cagetti: anche grazie al loro impegno l’operazione si è svolta in tempi record. La Gelato d’Italia presenterà materialmente la cifra acquisto nelle prossime settimane e non è da escludere che entro marzo i nuovi proprietari arriveranno a Montignoso per far ripartire le macchine e iniziare un nuovo ingresso nel mercato toscano dei gelati. L’azienda, con molta probabilità farà da supporto alla nuova proprietà reggiana, per poi entrare a pieno regime da settembre prossimo, quando si inizia a programmare il piano industriale dell’anno successivo.
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