Ghemon sul caso Sangiovanni: «Molt*ragazzi e ragazze stanno emotivamente a pezzi»

Il cantautore pubblica una lunga riflessione che scuote il mondo della discografia, incentrato su numeri e successi che non lasciano spazio agli artisti di poter crescere e vivere la musica senza pressioni e lancia un messaggio ai ragazzi. «Nell’industria discografica di oggi l’unico modo per esistere è stare al gioco»

Ghemon pubblica una lunga riflessione sull’industria discografica, a seguito del post di Sangiovanni in cui l’artista ha annunciato il suo stop, per prendersi cura di sé. Dalla lungha lettera dell’artista che a Sanremo ha cantato “finiscimi”, rimandando l’uscita dell’album e il tour, Ghemon coglie l’occasione per scriverne una sua e parlare di un tema più ampio. Non si tratta di Sangiovanni, o almeno non solo. «Molt*ragazzi e ragazze stanno emotivamente a pezzi, giovani o meno (…) Nessun* parla e nessun* gli parla». Ghemon decide di farlo, non senza averci pensato molto, così infatti scrive nel copy del lungo post: «Ho sempre preferito sorvolare o incassare con stile. Ho molto rimandato, pensando a come sarei passato per gli altri se avessi scritto una cosa così. Ho capito che mi va bene passare per qualsiasi cosa tranne che per quello che non ha parlato quando era il momento. Spero che a qualcuno serva e che il post invecchi male, perché vorrà dire che qualcosa sarà cambiato!».

Ghemon va dritto al punto: «L’industria musicale attuale promuove un modo di pensare ed agire inquinato dal culto dei numeri e dei sold out che sta determinando più danni di quelli che il pubblico può vedere». Parla di bugie e false aspettative a discapito dei ragazzi: «Di mezzo, comunque, ci sono le vite delle persone». Parla di dinamiche volte a distruggere l’autostima dei giovani artisti che, se non raggiungono il risultato prefissato, smettono di esistere. Artisti giovanissimi che «spesso non sono strutturat* per tenere botta a certi colpi», ma non solo: «ho sentito anche tante persone più grandi di me raccontare esperienze di questo tipo».

Viviamo in una società della performance «l’unico modo per esistere è stare al gioco». Una società che tende all’0mologazione, dettata dai grandi numeri e da “quello che funziona” a discapito delle singole identità. Delle unicità. I ragazzi si fidano, perché non dovrebbero? Vivendo un eterno confronto con chi funziona meglio. Ghemon è chiaro, ci sarà sempre qualcuno che funziona meglio come ci sarà sempre qualcuno che arriverà ultimo, ma il problema è il percepito: «Ma come? Non doveva funzionare? Allora sono sbagliat* io».

Il racconto di Ghemon è un punto di vista dall’interno di quello che l’industria discografica ha creato negli ultimi anni e che continua a creare, a discapito dei ragazzi che inseguono sogni, convinti che il gioco proposto sia l’unico possibile. Con i suoi vent’anni di carriera il cantautore, ora indipendente, prova a mostrare uno spiraglio che tenga al centro la propria arte, il proprio benessere. «A te che mi leggi e un po’ anche a me che scrivo: sii te stess*, sii content* di non essere come gli altri e le altre, anzi investi proprio in quello, circondati di persone che desiderano fare un pezzo di strada con te». Alla fine del giorno non conteranno i numeri ma quanto sia stato possibile restare se stessi: «Stammi a sentire, mandali affanculo».

Il testo completo della lettera di Ghemon

«LРІР‚в„ўindustria musicale attuale promuove un modo di pensare ed agire inquinato dal culto dei numeri e dei sold out che sta determinando piР“в„– danni di quelli che il pubblico puГІ vedere. Risultati prodotti in batteria e riempiti di estrogeni che danno lРІР‚в„ўillusione di grandi abbuffate ma che nascondono un mondo di bugie e false aspettative in cui purtroppo a rimetterci sono un sacco di ragazze e ragazzi. Certo, in tempi di gu3rr3, g3n0cldi, crisi climatiche, becere limitazioni alla LibertГ  di espressione fatte in diretta tv, questo appare un argomento marginale. A paragone lo ГЁ ma una cosa – purtroppo – non esclude lРІР‚в„ўesistenza dellРІР‚в„ўaltra. E come per le altre piР“в„– gravi cose, anche di questa nessun* parla per paura di ritorsioni, per non passare come quell* frustrat* perchГ© non hanno un pezzo della torta o peggio ancora, venire esclus*. Di mezzo comunque ci sono le vite delle persone. Nella musica poi ci conosciamo tutt* ed ГЁ un attimo che se sollevi un problema o chiami fuori quell* che lo causa, te l* ritrovi due mesi dopo a gestire il tuo contratto. Sistematiche nel mondo da cui provengo sono pratiche e frasi volte a smontare pezzo pezzo (se non distruggere) lРІР‚в„ўautostima dellРІР‚в„ўartista, per poterl* ridurre a materia senza certezze e perciГІ piР“в„– plasmabile. “Facciamo come dite voi, probabilmente lo saprete meglio di me”. Spesso si tratta di ragazz* giovanissim* che non sono strutturat* per tenere botta a certi colpi, ma ho sentito anche tante persone piР“в„– grandi di me raccontare esperienze di questo tipo. Credo che ci siano tante altre tipologie di lavoro in cui questo accade, ma siccome chi fa musica si diverte, parlarne risulta marginale e da sfigati. Secondo la societГ  della performance lРІР‚в„ўunico modo per esistere ГЁ stare al gioco indossando lРІР‚в„ўabito che ГЁ stato scelto per tutt* perchГ© quello funziona giГ . Sacrifichi la tua identitГ  perchГ© lРІР‚в„ўuniformitГ  rassicura il cliente e il conto economico. Fidati di noi, che cosГ¬ si fa. Quell* che gestiscono le tue idee creative spesso sono dipendenti di qualcun altr* e in fase di bilanci rispondono a chi comanda. PerciГІ mettitelo il grembiule che ha funzionato per qualcun altr* se non vuoi essere esclus*. Lavati anche tu con il detersivo per tutti i capi a 90Р’В°, anche se tu sei un maglione di lana e vai lavato a mano. Il detersivo ha una gradevole nota di muschio bianco e ha anche degli additivi di ultima generazione! Poi apri la lavatrice e tu non ci sei piР“в„–, c’è la versione mini del tuo cazzo di maglione. Molt* artist* pensano di poter essere lРІР‚в„ўeccezione in quel mondo ma lРІР‚в„ўeccezione non esiste. Mi spiego meglio con un parallelo (quanto mi piacciono i paralleli): Ti apri una trattoria, cucini talmente bene che si fa la fila fuori tutte le sere e a un certo punto viene un pezzo grosso e ti dice “possiamo aprirla in tutta Italia, te li mettiamo noi i soldi, puoi fare le ricette di tua nonna vedrai che successo avranno. Guarda che noi siamo quell* che hanno aperto i McDonaldРІР‚в„ўs!”. Ma quando diventi una catena, giochi con le regole del McDonaldРІР‚в„ўs. E con le regole di quell* che ci hanno messo i soldi nel McDonaldРІР‚в„ўs. E quell* non solo li rivogliono indietro, ma vogliono guadagnarne il doppio. Chiamal* scem*. E perciГІ con gli abiti tutti uguali che non si infeltriscono (le canzoni, le produzioni, i tour, i social) quello che scompare alla fine ГЁ la tua identitГ . Se non si fa in un certo modo non si sta nel supermercato. Se non sei nel supermercato, il pubblico cambia anche la percezione che ha di te e tu stai davanti al tuo schermo nel costante confronto non con il/la collega piР“в„– brav*, ma con dei numeri esagerati meglio. Ti do una notizia: ci sarГ  sempre qualcun* con numeri piР“в„– grandi dei tuoi. Non puoi lottare contro numeri costruiti da un sistema. Non puoi pensare da solo di incassare piР“в„– del McDonaldРІР‚в„ўs. Per fare piР“в„– del McDonaldРІР‚в„ўs devi diventare un altro McDonaldРІР‚в„ўs. Nella catena di montaggio, per un* che arriva prim*, ce n’è sempre unРІР‚в„ўaltr* che arriva ultim*, anche se aveva usato la stessa formula. Ma come? Non doveva funzionare? Allora sono sbagliat* io. Molt* ragazzi e ragazze, giovani o meno, stanno emotivamente a pezzi cercando di starci dentro con questi numeri, sento tante storie, tante depressioni, tanti esaurimenti. Nessun* parla e nessun* gli parla. Non si tratta di flirtare con il successo e cadere, ma di altro. Finiscono per farti credere se non fai quei numeri, non ГЁ che HAI fAllit0 ma SEI fAllitO. Per loro ГЁ lavoro e a fine giornata finisce. Per te ГЁ la tua vita e viene a dormire con te. Ma voi che sapete che ГЁ quello che dico ГЁ vero, cosa state aspettando? Di fare i commenti dispiaciuti quando un ragazzo o una ragazza piР“в„– fragili non reggeranno la pressione di questo sistema e faranno una cosa dalla quale non si torna indietro? Abbiamo bisogno dei dischi di un altro Tenco, non del suo tragico finale. Lo dico perchГ© magari potevo essere io, se non avessi tenuto botta. Ti fanno pensare che ГЁ finito tutto lГ¬ e tu non sai che puoi perseguire il tuo successo invece in mille altri modi. Non ГЁ che andare a Sanremo, il disco zeppo di featuring a tavolino e la playlist editoriale siano gli unici sintomi del successo. Sono solo i piР“в„– conosciuti. Le vie sono mille altre, ma non sono spianate, perciГІ devi farti un culo cosГ¬ e la rete sotto non c’è. Piuttosto che piangere perchГ© il grembiulino non ti sta a un certo punto impari a cucirti un vestito da sol*. Quello ГЁ un atto creativo e poco importa se sopra non c’è lРІР‚в„ўetichetta di un marchio famoso. Se ГЁ una cosa ГЁ bella, ГЁ bella anche se non ГЁ di Gucci. Questo ho fatto anche recentemente e questo ho imparato dai miei ventРІР‚в„ўanni di carriera. Carriera che ГЁ conseguenza, colpa e risultato dei miei no (sono noto per dire sempre no, un grande cacacazzi). Ho difeso la mia creativitГ  sempre, prendendone i meriti e pagandone anche molte conseguenze. Da diverso tempo sono totalmente indipendente, cioГЁ significa che non ho manager, etichetta, editore. Recentemente come sapete ho licenziato anche il cantante. Al mio fianco ci sono le persone che credono che il mio lavoro consista nel creare qualcosa che prima non cРІР‚в„ўera e insieme proviamo ad andare oltre a quello che si vede o creare una cosa che non c’è. La formula magica non c’è, ma come detto: il viaggio ГЁ lungo. A te che mi leggi e anche un poРІР‚в„ў a me che scrivo: sii te stess*, sii content* di non essere come gli altri e le altre, anzi investi proprio in quello, circondati di persone che desiderano fare un pezzo di strada con te. Ogni giorno si ricomincia da capo, a tutt* verrano i capelli bianchi, la pancia, i reumatismi e i numeri saranno un lontano ricordo. RimarrГ  quanto sei riuscit* a restare te stess* attraverso i cambiamenti e non quanto ti sei adattat* a quel sistema. Stammi a sentire, mandali affanculoР’В».