La produzione delle Tesla in Germania è stata ufficialmente fermata a causa della mancanza dei componenti. Una sospensione inaspettata quella nella Gigafactory di Berlino-Brandeburgo, dove le tempistiche di consegna erano divenute fin troppo lunghe.
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Lo stop relativamente alla produzione di Tesla in Germania è stato confermato ufficialmente dalla società americana stessa, con un comunicato stampa in cui sarebbero state incluse le motivazioni che avrebbero costretto l’azienda a prendere questa decisione.
Nella Gigafactory di Berlino Brandeburgo, lo stop provocherà una minor riduzione delle vetture: dalle 5 mila alle 7 mila vetture (come previsione).
Stop della produzione Tesla in Germania: il comunicato stampa
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Lo stop della produzione delle auto Tesla in Germania è stato deciso poche ore prima che la Gran Bretagna e gli Stati Uniti d’America comunicassero gli attacchi aerei contro degli obiettivi nello Yemen sfruttati dai ribelli Houthi, mettendo a repentaglio la libertà di navigazione presso il Canale di Suez.
Nel frattempo, il comunicato stampa di Tesla, è stato piuttosto chiaro ed esplicito:
I tempi di trasporto notevolmente più lunghi creano un divario nelle catene di approvvigionamento – spiega Tesla nel comunicato che annuncia la chiusura di due settimane – a causa della mancanza di componenti siamo quindi costretti a sospendere la produzione di veicoli nella Gigafactory.
I conflitti armati nel Mar Rosso e i relativi spostamenti delle rotte di trasporto tra l’Europa e l’Asia attraverso il Capo di Buona Speranza stanno avendo un impatto anche sulla produzione di Grünheide.
L’impatto sulle spese
La prima azienda che ha annunciato le prime crisi per via di quanto accaduto nel Canal di Suez, è stata propria quella di Elon Musk, facendolo e comunicandolo apertamente e pubblicamente. A seguire, altri colossi come Geely (casa automobilistica cinese), e Ikea, che avevano annunciato delle difficoltà e ritardi nelle consegne.
In termini pratici, le navi che circumnavigano l’Africa, dovranno spendere circa 15 giorni in più, un ritardo che causerebbe inevitabilmente, un dispendio economico maggiore (relativamente alle spese di trasporto). Soltanto per il carburante, se ne andrebbe circa un milione di dollari di euro.
Anche se al momento l’unica casa automobilistica ad aver dichiarato “lo stop alla produzione”, è stata Tesla, molti analisi credono che ci saranno altre società automobilistiche che ben presto dichiareranno lo stesso problema.
Volvo ad esempio, ha già comunicato che a breve sospenderà per circa 3 giorni, la produzione presso il suo stabilito in Belgio, nello specifico quella di Gent.
Prima Gigafactory Berlin-Brandenburg europea in crisi
Lo stop alla produzione Tesla presso la Gigafactory Berlin-Brandenburg, è stato un duro colpo, dato che lo stabilimento è stato primo impianto di produzione (avanzato ed evoluto), in tutta Europa, con tanto di efficienza e sostenibilità.
Presso lo stabilimento sarebbero state prodotte centinaia di modelli Model Y e milioni di batterie adatte ai motori elettrificati Tesla. Nella Gigafactory gli obiettivi erano ben chiari ed espliciti: sfide operative, produttive e ingegneristiche, adatte anche a coloro che non hanno esperienza, proponendo una forte accelerazione nella transizione globale verso l’energia sostenibile.
Occorrerà comprendere quel che accadrà nella Gigafactory di Berlino, dove le risorse sarebbero state retribuite in modo piuttosto competitivo.
Tesla in Germania: foto e immagini
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