Roma, 28 marzo 2024 – La guerra in Ucraina non è la premessa per l’invasione dell’Europa (“totale assurdità”), ha affermato il presidente russo Vladimir Putin in un incontro con i piloti militari nella regione di Tver, fa sapere la Tass. Allo stesso tempo però lo zar ha minacciato di colpire i caccia F-16 forniti da Washington a Kiev anche se si trovano in aeroporti della Nato. Durante l’incontro Putin ha elogiato i piloti militari russi per l'”ottimo” lavoro che stanno compiendo, e ne ha approfittato per lanciare la provocazione all’Alleanza Atlantica: “Naturalmente se verranno utilizzati da aeroporti di Paesi terzi, per noi saranno un obiettivo legittimo. Non importa dove si trovino. I jet F-16 possono trasportare armi nucleari e dobbiamo tenerne conto durante la pianificazione” della difesa. In realtà l’Ucraina sta ancora aspettando i caccia promessi dagli alleati perché i piloti devono essere addestrati al velivolo da combattimento ultra moderno. Dall’altra parte però, secondo il capo del Cremlino, le accuse di pianificare guerra contro l’Europa mosse alla Russia “sono sciocchezze” e hanno il solo scopo di “intimidire la loro popolazione e farla pagare di più”.
epa11247768 Russian President Vladimir Putin (2-L) examines an exhibition with Hero of Russia, head of aerial weapons training and tactical training of the centre, Alexander Karamyshev (L) during his visit the State Centre for Deployment and Retraining of Flight Personnel of the Russian Defence Ministry in Torzhok, Tver region, Russia, 27 March 2024 (issued 28 March 2024). EPA/MIKHAIL METZEL / SPUTNIK / KREMLIN POOL / POOL PICTURE MADE AVAILABLE TODAY MANDATORY CREDIT
Intanto Sergei Naryshkin, direttore del Servizio di intelligence internazionale russo, nei giorni scorsi è volato a Pyongyang per approfondire la collaborazione tra i due Paesi in fatto di sicurezza e ha incontrato il ministro Ri Chang Dae.
Nella notte pioggia di missili e droni sull’Ucraina. L’Aeronautica di Kiev rivendica di averli tutti abbattuti, ma 5 hanno superato i sistemi difensivi. In tutto sono stati lanciati sul territorio ucraino 28 droni kamikaze Shahed-136/131 dalla regione di Kursk e da Capo Chauda nella Crimea. Di questi 26 sono stati fatti esplodere in volo sulle regioni di Odessa, Kharkiv, Dnipropetrovsk e Zaporizhzhia. Dal Mar Nero sono partiti anche tre missili da crociera Kh-22 e un missile anti-radar Kh-31P, mentre dal Donetsk occupato missile antiaereo S-300.
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