Geppi Cucciari parla alla Bocconi di comicità e scelte
(ANSA) – MILANO, 18 APR – “Non ci sono libri importanti ma momenti importanti in cui leggi un libro, e mia madre è stata fondamentale in questo”. È iniziata così la chiacchierata “off records” di Geppi Cucciari, organizzata dall’università Bocconi di Milano e parte di un ciclo di incontri con i grandi protagonisti a cavallo tra cultura, spettacolo e imprenditoria, ideato e condotto dal coreografo e Academic Fellow Bocconi Marco Pelle. L’appuntamento, dal titolo “il potere scatenato del sorriso”, ha visto protagonista la comica sarda del suo proprio racconto di cambiamento, attraverso la comicità.
“Sono arrivata a Milano nel 2000 – ha raccontato Cucciari – i miei genitori mi avevano detto che dovevo finire l’università e poi fate quello che volevo. Mi mancavano otto esami quando sono arrivata – ha spiegato – qui perché c’era il cabaret”. Sempre più vicina alla laurea, Geppi ha detto “ci provo, ho cominciato a fare cabaret, ho continuato a studiare e mi sono laureata – suo padre voleva facesse il notaio – ci ho provato, non mi piaceva”. Alla fine è arrivato l’appoggio di sua madre, che per lei era “importante e sono andata, solo facendolo ho capito che la vita aveva scelto per me un’altra strada”, quella del cabaret appunto. Poi è arrivata la notorietà con Zelig, e anche la radio: “un giorno da pecora’ mi ha insegnato tantissimo, una grande esperienza ascoltare persone che non mi interessano, e il cui pensiero non mi interessa”, ha detto con la sua solita ironia. Marco Pelle le ha chiesto se si può ridere di tutto, e Cucciari ha risposto “di tutto ma non su tutto, ci sono temi su cui non scherzo. Nella vita privata sono capace di dire cose terribili su di me e chi mi sta vicino – ha spiegato – ma che non mi permetterei di dire sul palco”.
Parlando della comunità Lgbtq+ di cui è “icona”, Geppi ha detto “di esserne sempre stata sostenitrice, anche in passato e con altri governi”, mentre sulla pressione mediatica relativa al suo corpo, ha tagliato corto dicendo di non aver “mai sentito questa pressione nei confronti del corpo degli uomini”. La potenza della comicità oggi arriva anche dai social, da chi non ha mai visto un palcoscenico e per Cucciari questo “è così e va accettato, è una possibilità in più”. A lei, ha spiegato, “piace l’idea di fare tv, tenere compagnia a chi è a casa”, ma sui presunti rumors che la vorrebbero sostituita in Rai da Alessia Marcuzzi nella conduzione dei David di Donatello per motivi politici, nemmeno una parola. (ANSA).
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