Dal sistema Arrw al cruise Hacm: la mossa Usa sui missili ipersonici
Il test del sistema d’arma ipersonico Arrw sviluppato da Lockheed Martin, basato sul missile Agm-183 e aviolanciato da un bombardiere B-52H Stratofortress decollato dall’Isola di Guam, è stato presentato come un “successo” dalla Forza Area Statunitense che, nonostante fosse ormai conscia di tutte le criticità del progetto, ha continuato a portare avanti la sperimentazione del sistema mentre era già posta sotto pressione dal Pentagono. Il dipartimento della Difesa reclama da anni il conseguimento della piena operatività di un missile ipersonico a stelle e strisce.
Quello che si è svolto tra la base aerea Andersen e il Reagan Test Site, poligono missilistico nelle Isole Marshall, sarebbe da considerarsi piuttosto un “insuccesso di successo” che apre la strada al programma di un’arma ipersonica sviluppata Raytheon e Northrop Grumman: il missile da crociera da attacco ipersonico conosciuto con l’acronimo di Hacm (Hypersonic Attack Cruise Missile). L’ammissione del “non successo” pervarrebbe direttamente dal segretario dell’Us Air Force Frank Kendall, che ha spiegato al Congresso come la Forza aerea statunitense stia concentrando i propri sforzi sullo sviluppo e sul futuro schieramento di questo secondo prototipo.
“L’Aeronautica Militare ha acquisito informazioni preziose sulle capacità di questa nuova tecnologia all’avanguardia. Anche se non parleremo degli obiettivi specifici del test, questo test ha acquisito dati preziosi e unici ed è stato concepito per favorire una serie di programmi ipersonici. Abbiamo anche convalidato e migliorato le nostre capacità di test e valutazione per il continuo sviluppo di sistemi ipersonici avanzati” hanno spigato i vertici dell’Usaf dopo il test.
Il test del sistema d’arma sviluppato da Lockheed, l’Agm-183 Air-launched Rapid Response Weapon o Arrw, che si è detta pronta a proseguire lo sviluppo, è da guardare più come una “conferma” per il cambio di rotta a favore dell’Hacm che ha distratto il Pentagono impaziente di schierare – al pari di Russia e Cina – un’arma ipersonica impossibile da fermare con le attuali difese anti-aeree.
Il recente impiego di missili ipersonici Zirkon da parte delle forze strategiche di Mosca in Ucraina non ha fatto altro che aumentare la pressione nel dipartimento della difesa statunitense, gettando cattiva luce sull’Usaf che sta portando avanti un programma da anni senza rispettare i tempi annunciati in partenza.
Il sistema Arrw, che dovrebbe aver superato la velocità Mach 5 nel test condotto sull’Oceano Pacifico, avrebbe dovuto entrare in servizio nel 2022, mentre la realtà dimostra come nel marzo 2024 siano stati condotti pochi test che non hanno nemmeno raccolto i dati necessari a confermare il successo di un’arma che comunque non vedrà lo schieramento. Il programma dovrebbe essere chiuso del 2025 per concentrare le risorse sul missile da crociera di Raytheon.
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