Cina positiva dopo il selloff di Wall Street. Pechino rischia ora dazi Usa al 25% sull’acciaio

Cina positiva dopo il selloff di Wall Street. Pechino rischia ora dazi Usa al 25% sull’acciaio

Dopo una giornata di vendite a Wall Street che ha colpito sia le azioni che i bond, la volatilità torna a scendere in Asia e le borse si muovono di nuovo positive. Sullo sfondo, le parole del governatore della Fed, Jerome Powell, che ha chiesto pazienza e cautela sul percorso di taglio dei tassi a causa di un’economia Usa ancora forte. I mercati ora si aspettano solo uno o due tagli del costo del denaro quest’anno dai sei di inizio 2024.

Alle ore 7:30 italiane il Nikkei sale dello 0.3%, Hong Kong dell’1,12% e Shanghai dello 0,4%, mentre il T bond Usa decennale vede il rendimento calare dal 4,60% al 4,57% e i futures sul Nasdaq sono positivi per lo 0,4%.

• Leggi anche:  Cina in corsa, mentre Morgan Stanley licenza i banker a Pechino. E l’Australia investe 32 miliardi in armi. Che cosa accade

Dazi più alti

Il presidente Usa, Joe Biden ha promesso di mantenere United States Steel di proprietà americana e ha chiesto dazi più alti su acciaio e alluminio cinesi nel tentativo di portare dalla propria parte i lavoratori del gruppo prima delle elezioni di novembre. Questi ultimi sono fortemente contrari all’offerta da 14,1 miliardi di dollari della giapponese Nippon Steel per acquisire US Steel.

I nuovi dazi proposti dal presidente imporrebbero di tassare al  25%  alcuni prodotti cinesi in acciaio e alluminio. Verrebbero applicati come parte di una un’indagine degli Usa sull’industria cantieristica cinese. Gli analisti hanno affermato che le misure avrebbero un impatto economico minimo: le importazioni di acciaio e alluminio cinesi sono ammontate a circa 1,7 miliardi di dollari nel 2023, una piccola percentuale del mercato complessivo.

Yen e won frenano la discesa dopo l’intervento degli Usa

Giovedì lo yen (ai minimi dal 1990 a 154,27) e il won si sono leggermente apprezzati rispetto al dollaro dopo una dichiarazione congiunta del segretario al Tesoro americano Janet Yellen e dei ministri delle finanze di Giappone e Corea del Sud che hanno rilevato «serie preoccupazioni» per il deprezzamento delle due valute asiatiche. Anche il principale responsabile valutario giapponese, Masato Kanda, ha confermato gli impegni sullo yen da parte dei ministri delle finanze dei Paesi del G7.

TikTok, arriva la legge negli Usa

Il tentativo di costringere ByteDance, la controllante cinese di TikTok, a cedere la proprietà della piattaforma di social media, rischia di diventare velocemente legge secondo un piano delineato dal presidente della Camera degli Stati Uniti Mike Johnson. Johnson intende includere la misura in un pacchetto di norme che comprendono anche gli aiuti per Ucraina e Israele.

Sabato la Camera voterà il progetto di legge, mentre il Senato esaminerà subito dopo il pacchetto. La proposta  su TikTok deriva dalla paura negli Usa di rendere disponibili dati personali via cellulare ad un importante gruppo cinese. Il presidente Biden ha detto che se il disegno di legge arriverà sulla sua scrivania, lo firmerà. (riproduzione riservata)