Francesco Bagnaia, Ducati Team
L’armata Ducati sembra particolarmente decisa a spaventare la concorrenza nella giornata conclusiva dei test collettivi di MotoGP in Qatar. Quando mancano due ore al termine del pre-campionato, sono ben sei infatti le Desmosedici GP al vertice della classifica, ma soprattutto Pecco Bagnaia ha letteralmente polverizzato il primato del tracciato di Lusail.
Quando erano scattate da pochissimo le 19 locali (le 17 in Italia), il campione del mondo ha dato un altro saggio del potenziale della Desmosedici GP24, diventando il primo capace di infrangere addirittura il muro dell’1’51” su questo tracciato. Il suo 1’50″952 vale il record ufficioso, ma soprattutto è un tempo inferiore di circa otto decimi rispetto alla pole position dello scorso anno. Si tratta quindi di un miglioramento in linea con quello che lo stesso Pecco aveva offerto anche in Malesia in confronto alla pole 2023.
Con questa prestazione, il piemontese ha fatto letteralmente il vuoto alle sue spalle: a seguirlo c’è un terzetto di GP23, con nell’ordine le due griffate Pertamina Enduro VR46 affidate a Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi (incappato anche in una caduta), seguite da quella del Gresini Racing portata in pista da Alex Marquez. Il romano però è distanziato di ben 617 millesimi dal battistrada.
Ed è ancora più ampio il gap che Bagnaia ha costruito nei confronti delle altre due GP24, che però probabilmente devono ancora fare un time attack vero e proprio, perché Enea Bastianini e Jorge Martin pagano rispettivamente 1″1 e 1″2 in quinta ed in sesta posizione. Nonostante sia sceso anche lui fino a 1’52″516, Marc Marquez rimane poi l’ultimo tra i titolari della Ducati, perché occupa la decima posizione con un gap di circa un secondo e mezzo.
Davanti all’otto volte campione del mondo si sono infilate anche le due Aprilia di Aleix Espargaro e Raul Fernandez, con il pilota di Granollers che si conferma ogni giorno di più quello più in grado di stare a contatto con le Ducati, anche se al momento il suo distacco è di 1″2. Nella top 10 però bisogna segnalare anche il bel passo avanti di Alex Rins, che occupa la nona posizione con la sua Yamaha e al momento è anche oltre quattro decimi più veloce rispetto al compagno Fabio Quartararo.
Subito a ridosso della top 10, in 11° posizione, c’è anche la migliore delle Honda, che è quella di Johann Zarco. Il miglior tempo del pilota francese è un 1’52″690, mentre Luca Marini per il momento si è fermato ad un 153″280 che vale solo la 17° piazza. Va detto poi che finora Joan Mir ha potuto completare solamente 11 giri, perché nelle prime fasi della sessione il vento ha strappato il lato sinistro della sua carena e che in questa dinamica il maiorchino si è procurato un forte dolore al ventre che lo ha costretto anche ad un passaggio dal centro medico.
Al momento quindi l’anello debole della giornata sono le KTM, perché per trovare la prima delle RC16 bisogna scendere fino alla 12° posizione occupata dal rookie Pedro Acosta, che una volta di più però sta dimostrando di poter tenere già il ritmo dei colleghi di marchio che sono decisamente più esperti di lui.
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