AB_Gudmundsson
Una prestazione super condita da un assist al bacio per il secondo gol segnato da Bani. Se Albert Gudmundsson ha avuto un leggero appannamento, la gara con l’Udinese ha dimostrato che ormai è stato ampiamente superato.
All’islandese è mancato solo il gol e sarebbe stata la classica ciliegina sulla torta al termine di una sfida giocata a tutto campo con una leggera preferenza sul lato sinistro, lo stesso da cui è arrivato il cross vincente. Scavando più a fondo rispetto a quanto visto in tempo reale dalle tribune del Ferraris anche i dati dimostrano l’ottima prova del bomber rossoblù che dopo aver scelto di rimanere al Genoa per portarlo nella top ten come aveva spiegato l’ad Blazquez, continua a far ammattire le difese avversarie. Ottima tra l’altro l’intesa con Retegui con l’argentino che ha cercato con altruismo di far segnare il compagno in più di un’occasione a dimostrazione che i due si intendono alla grande in campo.
I dati del folletto islandese raccontano del terzo posto tra i rossoblù in quanto a chilometri percorsi con 10,585 e il secondo posto per lo sprint subito dietro a Messias. I dati stagionali sono invece ancora più esaltanti. Gudmundsson ha giocato sino ad ora 24 partite per un totale di 2.148 minuti durante i quali ha segnato 9 gol, di cui 3 da fuori area e 2 su rigore, sommando anche 3 assist. Il dato dei gol, già di suo impressionante al primo vero anno di serie A per quella che non è in realtà una prima punta, impallidisce di fronte al fatto che le nove reti sono arrivate con 17 tiri in porta. Ogni due conclusioni nello specchio Gudmundsson infatti va a segno. Ma anche gli altri numeri non sono da meno, dai 707 passaggi di cui 572 completati, alle 59 occasioni create, passando per i 47 cross sino alla specialità della casa: i dribbling. Il dato specifico racconta di 76 dribbling tentati e 36 completati con 94 duelli vinti, 95 palloni recuperati e 10 palloni intercettati.
C’è poi naturalmente un dato che manca ed è quello delle emozioni che suscita nei tifosi rossoblù ogni volta che prende palla soprattutto in mediana e punta l’uomo. Quando succede le vibrazioni si sentono in tutto lo stadio e il pubblico si esalta accompagnando ogni suo gesto tecnico con un boato. Cresce poi l’affinità con Retegui che ha avuto solo un episodio particolare, il famoso rigore di Salerno con entrambi i giocatori che avrebbero voluto tirarlo e alla fine toccò come da regola del tecnico proprio a Gudmundsson. Dopo quella gara si vociferò di una tensione tra i due giocatori, voci messe a tacere da prestazioni in crescendo.
Ora che entrambi stanno bene fisicamente sono infatti titolari fissi negli schemi di Gilardino e paradossalmente l’abbondanza rischia di escludere giocatori altrettanto bravi costretti a partire dalla panchina. D’altra parte nessun tecnico in questo momento potrebbe mettere in discussione la coppia Retegui-Gudmundsson e dunque il super lavoro, molto difficile, di Gilardino è proprio quello di sfruttare al meglio una rosa completata dal mercato di gennaio con punte di diamante costrette a partire dalla panchina. Come Vitinha, giocatore molto atteso, che al momento però difficilmente potrà guadagnarsi il posto da titolare e non perché non lo valga ma perché questo Retegui è giustamente intoccabile. E come succede in avanti anche a centrocampo le scelte sono sempre più difficili per l’allenatore biellese che deve sempre fare i conti con l’equilibrio, regola numero uno, e dunque sacrificare giocatori importanti.
Come accaduto contro l’Udinese e a Napoli con Messias, Badelj e Frendrup titolari e con elementi come Malinovskyi e Strootman, ma anche Bohinen e Thorsby, costretti a rimanere in panchina e al massimo a subentrare nella ripresa. Segnale che la rosa è stata costruita e rinforzata nel modo giusto e tocca ora a Gilardino sfruttare al meglio i cinque cambi.
Quello che può sembrare un “problema”, relativo si intende, in realtà può diventare come già accaduto la passata stagione in B, un valore aggiunto sia per conquistare il prima possibile quota 40, sia per puntare al decimo posto, obiettivo possibile confrontando la rosa del Grifone con quella delle formazioni di poco avanti in classifica.
News Related-
Le tre dame del latte tra leadership, storie di vita e social
-
Uragano «senza precedenti» si abbatte sulla Crimea, 2 milioni di persone al buio e guerra "congelata"
-
Operai intrappolati in un tunnel in India, i soccorritori sono a 5 metri
-
Discarica abusiva di 3mila mq scoperta alle porte di Milano
-
Grande Fratello, pagelle: Signorini diabolico (6), Greta prevedibile (4); Beatrice discutibile (4), Angelica falsa (4), Rosy guerriera (8)
-
Forfettari 2024, ecco i 3 nuovi obblighi che complicano tutto
-
Roberta Siragusa bruciata viva dall'ex fidanzato: ergastolo confermato a Pietro Morreale. Lui continua a dirsi innocente: «Si è data fuoco da sola»
-
Jannik Sinner. Il Rosso senza eccessi: "Vinco perché mangio con i miei genitori"
-
6 Consigli Affascinanti per Decorare la Tua Casa a Natale, Anche Senza Spazio per un Albero
-
Prezzo della benzina in forte calo da due mesi, i distributori non hanno barato
-
Oroscopo del giorno // Martedì 28 novembre: chiedere consiglio
-
Mulé (FI): “Giudici che decideranno su Delmastro vadano sereni”
-
I veleni nella classe che ha rifatto la Maturità. I genitori della studentessa dell’esposto: «Isolata e messa alla gogna»
-
Occupazioni abusive, l’avvocato: ecco perché la Cassazione ha dato ragione ai proprietari e cosa succede ora