Bollette gas 2024 con un grande sconvolgimento annunciato in cui viene dato l’addio definitivo al mercato tutelato, con l’ingresso del mercato libero. Cosa cambierà di fatto all’economia delle famiglie italiane? Proprio in queste ultime settimane si vanno rincorrendo le dichiarazioni delle varie Associazioni a tutela dei consumatori, che vanno ad evidenziare i possibili rincari e gli eventuali risparmi nelle bollette energetiche, con cui si dovranno confrontare le famiglie italiane. A sorpresa ecco i dati che mettono in evidenza anche le città in cui il gas sarà più e meno caro.
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Bollette gas 2024: mercato davvero aperto alla concorrenza?
Le Associazioni a tutela dei consumatori si stanno interrogando se di fatto archiviando il mercato tutelato e aprendo a quello libero del gas, vi sia una reale concorrenza. A quanto pare per ogni provincia del nostro territorio, si possono reperire mediamente 3 offerte più convenienti, rispetto ai parametri offerti dal sistema tutelato.
Le tariffe adottate ad oggi non risultano essere particolarmente vantaggiose per gli utenti che abbiano intenzione di entrare nel mercato libero, creando così anche una grande incertezza nel dover abbandonare la tariffazione tutelata. Gli esperi inoltre prospettano che sia in arrivo una stangata per le famiglie italiane, che si vedranno nella più totale indecisione se passare o meno da un contratto a prezzo fisso, a quello a tariffa variabile.
Proprio a tal riguardo sia Codacons che Assoutenti hanno messo a punto un’indagine per fare un po’ di chiarezza, andando anche ad individuare quali saranno le città in Italia in cui il gas costerà di più, e dove risulterà essere più conveniente.
Contratto con prezzo indicizzato: cosa vuol dire?
Cerchiamo di capire, nel caso si volesse adottare per la propria fornitura domestica, un contratto indicizzato per l’acquisto del gas.
L’utente dovrà in ogni caso fare riferimento all’offerta contrattuale al momento più vantaggiosa tra quelle presenti sul mercato, informandosi costantemente. Le associazioni a tutela dei consumatori hanno stimato che le famiglie italiane si troverebbero a dover pagare per la fornitura di gas in questo caso circa 1.620,55 euro l’anno, con un risparmio pari al 2,57% rispetto ad un contratto a canone tutelato.
Insomma la cifra della tariffazione mediamente sarebbe pari a 42,97 euro che su base annua potrebbe arrivare a toccare fino 254,88 euro. Malgrado tutto ciò però vi è la possibilità di andare incontro ad aumenti importanti che potrebbero sfiorare il tetto dei 3.900 euro in 12 mesi. Altro aspetto da tenere presente in questo contesto in cui si è bersagliati di offerte tariffarie, è quello delle truffe.
Sempre più di frequente ecco che vengono rese note truffe telefoniche da parte di ignari utenti che si ritrovano ad avere sottoscritto contratti di utenze gas, senza esserne stati consapevoli.
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Bolletta a tariffazione fissa: conviene davvero?
Volendo fare due rapidi conti valutando la tariffazione fissa della fornitura del gas domestico, sarà bene ricordare che tale modalità lo scorso mese di dicembre ha veduto un calo del 6,7% sui costi della bolletta. Il raffronto è stato messo a punto sulla piattaforma Arera, tra i vari operatori andando a prendere a riferimento il consumo medio di una famiglia italiana, fissato a 1.400 metri cubi di gas annuali.
Si tratta infatti di questa la soglia minima di uso del gas, tenendo conto della quota utilizzata per il riscaldamento, per la produzione d’acqua calda e per la preparazione dei cibi. Ecco quindi che a tal proposito Codacons ha evidenziato come i costi della fornitura del gas a tale regime di fatturazione, risulti essere alquanto esoso per gli italiani.
La spesa annua si andrebbe ad attestare sui 1.905,43 annui, presentando un +15,56% di chi opterà per il mercato tutelato.
Inoltre in ogni caso bisognerà tenere conto dell’incidenza dell’adeguamento dell’aliquota Iva che passerà già da questo mese dal 10% al 22%. Si stima quindi che le famiglie italiane nei prossimi mesi dovranno farsi carico di una spesa maggiore sulla bolletta del gas.
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Dove si spenderà di più o di meno per il gas
La Capitale, Roma, conquista il primato di città dove il gas costerà di più nel caso si opti sia per un contratto con un operatore del mercato libero, che con una fornitura indicizzata.
Gli altri due gradini del podio vanno in entrambi i casi alla città di Catanzaro e di Palermo, secondo lo studio messo a punto da Assoutenti.
D’altro canto possiamo dire che Milano risulta essere la città in cui troviamo l’offerta più vantaggiosa a prezzo bloccato, per l’utenza del gas con 1.816 in 12 mesi. A seguire troviamo Trieste, e Bolzano.
Il mercato libero del gas risulta essere invece più conveniente a Trento, seguita dalla città di Trieste e Bolzano.
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