Israele – Hamas in guerra, le notizie di oggi | Netanyahu dopo colloquio con Biden: «No a diktat internazionali». «WSJ»: l’Egitto costruisce un recinto per gli sfollati di Gaza»
• È il 131° giorno di guerra: oltre 28 mila 600 le persone uccise a Gaza. In Israele, 1.200 morti nell’attacco del 7 ottobre. • Israele: «Opzione Due Stati? Non è tempo di regali per i palestinesi» • Gli Houthi rivendicano un attacco contro una nave britannica • Ok dalla Knesset per il disegno di legge contro l’Unrwa in Israele • Blinken: «Un accordo sugli ostaggi è possibile»
Ore 05:16 – Media, sei morti in bombardamenti israeliani a Rafah
Sei persone sono state uccise a causa dei bombardamenti israeliani nei pressi di Rafah. Lo riferisce il Jerusalem Post citando i media arabi.
Ore 04:53 – Israele, media: centinaia palestinesi lavorano a muro con Gaza
Centinaia di lavoratori palestinesi provenienti dalla Cisgiordania stanno lavorando in Israele per contribuire a costruire una nuova barriera lungo il confine con la Striscia di Gaza, nonostante il Gabinetto di sicurezza israeliano gli abbia vietato di farlo: lo riferisce il sito di notizie Ynet, citando le testimonianze di soldati delle Forze di difesa israeliane (Idf) schierati nella zona. Ynet afferma che gli operai palestinesi sono impegnati in lavori di ingegneria sulle brecce della recinzione, danneggiata in decine di punti all’inizio della guerra contro Hamas. Il Ministero della Difesa israeliano ha risposto alle indiscrezioni affermando che solo quattro palestinesi stanno lavorando al progetto, specificando di assumere appaltatori «in conformità con le linee guida di sicurezza, la classificazione e la sensibilità del lavoro» e che gli operai provengono da un gruppo di lavoratori palestinesi «approvati per operare su progetti essenziali» per Israele.
Ore 03:13 – Biden a Netanyahu, no offensiva Rafah senza tutela civili
Il presidente americano Joe Biden ha chiamato il premier israeliano Benjamin Netanyahu e gli ha ribadito l’opposizione degli Stati Uniti ad un attacco a Rafah «senza tutele per i civili palestinesi». Lo ha riferito la Casa Bianca in una nota. Biden, si legge nel comunicato Usa, «ha ribadito che l’operazione militare non può procedere senza un piano credibile ed eseguibile per garantire la sicurezza e il sostegno ai civili a Rafah». Il presidente americano e Netanyahu hanno anche discusso dei negoziati in corso per il rilascio degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas, aggiunge la Casa Bianca.
Ore 02:05 – Gaza, Guterres condanna raid Israele su ospedale Khan Yunis
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha condannato il raid israeliano di ieri contro il complesso ospedaliero di Khan Yunis. «Ribadiamo ancora una volta che gli ospedali devono essere tenuti fuori dai combattimenti, non devono essere soggetti ad alcun tipo di azione militare. Qualsiasi tipo di azione militare contro un ospedale deve essere condannata», ha affermato il portavoce Stephane Dujarric citato dai media internazionali.
Ore 01:55 – Gaza, 12 morti in raid Israele su campo profughi Nuseirat
Almeno 12 persone sono morte ieri in seguito a un attacco aereo israeliano sul campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo rende noto un portavoce dell’ospedale dei Martiri di Al Aqsa, citato dai media internazionali. Dieci delle vittime erano donne e bambini, specifica la fonte.
Ore 01:52 – Oms, condizioni a Gaza sono infernali
Il capo dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha affermato in un’intervista alla Cnn che la situazione sanitaria a Gaza è peggiorata «oltre le parole». Ghebreyesus ha ripetuto il suo appello per un cessate il fuoco permanente e ha affermato che le condizioni a Gaza sono «infernali». «Ho ribadito la nostra grave preoccupazione per un potenziale assalto su vasta scala a Rafah, che causerebbe sofferenze inimmaginabili», ha aggiunto.
Ore 01:17 – Netanyahu, Israele rifiuta diktat su Stato palestinese
Dopo aver parlato con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rilasciato una dichiarazione nel cuore della notte, insistendo sul fatto che Israele non subirà pressioni per accettare uno Stato palestinese. Lo riferiscono i media israeliani. «Le mie posizioni possono essere riassunte nelle seguenti due frasi: Israele rifiuta categoricamente i dettami internazionali per quanto riguarda un accordo permanente con i palestinesi. Tale accordo sarà raggiunto solo attraverso negoziati diretti tra le parti, senza precondizioni», ha affermato Netanyahu in un post su X. Inoltre, ha spiegato il primo ministro, «Israele continuerà a opporsi al riconoscimento unilaterale di uno Stato palestinese. Tale riconoscimento, sulla scia del massacro del 7 ottobre, darebbe un’enorme ricompensa a un terrorismo senza precedenti e impedirebbe qualsiasi futuro accordo di pace».
Ore 00:39 – «WSJ»: «L’Egitto costruisce recinto per gli sfollati da Gaza»
L’Egitto sta costruendo un sorta di mega recinto chiuso da alte mura nel deserto del Sinai vicino al confine nel caso in cui si dovesse verificare un esodo degli sfollati palestinesi. Lo rivelano funzionari egiziani al «Wall Street Journal» precisando che nel caso di un grande afflusso di palestinesi da Gaza, l’Egitto cercherebbe di limitare il numero di rifugiati ben al di sotto della capacità dell’area a circa 50.000-60.000 persone. Le autorità egiziane però negano che stanno costruendo l’opera. Per settimane, l’Egitto ha cercato di rafforzare la sicurezza lungo la frontiera per tenere lontani i palestinesi, schierando soldati e carri armati. Nel nuovo campo, circondato da muri in cemento, potrebbero essere ospitate più di 100.000 persone, hanno detto funzionari egiziani precisando che sul posto è stato consegnato anche un gran numero di tende, non ancora montate. Il Cairo da settimane cerca di evitare che un’ondata di rifugiati si riversi oltre i confini egiziani, minacciando anche di uscire dal trattato di pace decennale con Israele se ciò dovesse verificarsi a seguito della sua offensiva contro Hamas.Il fatto che Il Cairo stai ora procedendo con i piani di emergenza segnala che i funzionari egiziani vedono questo pericolo sempre più vicino. Il governatore del Nord Sinai ha smentito le notizie sulla costruzione di un campo profughi per i palestinesi, affermando che l’attività nell’area rientra in un progetto di inventario delle case distrutte durante la campagna militare egiziana contro gli estremisti dello Stato islamico nella zona.
Ore 00:34 – Gaza, media: 8 morti in raid Israele su Rafah e Jabalia
L’agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che almeno sei persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano che nelle prime ore di oggi ha colpito una casa nel quartiere di Al-Nasr a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Altre due persone hanno perso la vita in un raid lanciato nella tarda serata di ieri dalle forze israeliane contro due abitazioni a est di Jabalia, nel nord dell’enclave palestinese. Nelle ore precedenti almeno tre persone erano rimaste uccise e diverse altre ferite a seguito di un altro bombardamento israeliano contro un veicolo e un gruppo di individui nella città di Gaza, sempre secondo la Wafa. Il bilancio totale delle vittime nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre è di almeno 28.663 morti e 68.395 feriti, rende noto il Ministero della Sanità palestinese gestito da Hamas.
Ore 00:34 – Gaza, media: 8 morti in raid Israele su Rafah e Jabalia
L’agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che almeno sei persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano che nelle prime ore di oggi ha colpito una casa nel quartiere di Al-Nasr a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Altre due persone hanno perso la vita in un raid lanciato nella tarda serata di ieri dalle forze israeliane contro due abitazioni a est di Jabalia, nel nord dell’enclave palestinese. Nelle ore precedenti almeno tre persone erano rimaste uccise e diverse altre ferite a seguito di un altro bombardamento israeliano contro un veicolo e un gruppo di individui nella città di Gaza, sempre secondo la Wafa. Il bilancio totale delle vittime nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre è di almeno 28.663 morti e 68.395 feriti, rende noto il Ministero della Sanità palestinese gestito da Hamas.
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