“La vicenda di Bergamo è vicenda dolorosa ed andrebbe maneggiata con cura. La nuda verità fa male e quindi non dobbiamo raccontarla? Mi spiace ma non mi appartiene questo concetto”. Fabio Anselmo, candidato sindaco del centrosinistra, prende carta e penna e risponde così alla riflessione, pubblicata domenica sul Carlino, che invitava a riflettere sui riflessi negativi della polemica innescata sui social sul cosiddetto ’caso bare’, quando nel 2020 i camion militari trasportarono alla nostra Certosa, per la cremazione, le vittime Covid di Bergamo. “Nessuno – scrive Anselmo – mi può insegnare quanto possano essere tragiche le vicende di sanità perché riguardano la vita delle persone, sia quando vi rimane compromessa, sia quando vi ha fine”. Anselmo ricorda di aver vissuto “l’intera mia esistenza su questo” e aggiunge: “Io sono un candidato civico e non mi interessa se ciò che dico sposta o non sposta voti. Ho fiducia, in questo, nei cittadini che vogliono ascoltarmi. Ci sono candidati migliori di me? Non lo giudico io ma lo lascio fare ad altri”. All’accusa, rivoltagli dal sindaco Fabbri, di “speculare sui morti”, l’avvocato risponde: “Io speculo sui morti? La mia vita personale e professionale parla per me. Farsi fare una diretta Facebook mentre arriva quel terribile convoglio militare che ancora agita i nostri sonni e le nostre coscienze cosa sarebbe? Ho fatto una promessa ai Ferraresi: verità. Se ci riuscirò avrò raggiunto il mio scopo. Astensionismo e disaffezione dalla politica ci stanno portando alla dittatura. Così va chiamata per quanto sta accadendo al sacrosanto esercizio della libertà di pensiero, critica e stampa”. Poi la questione tariffe sulla cremazione, che Fabbri aveva ricordato essere state decise dalla precedente Giunta Pd: “Dall’1 al 13 aprile di quell’anno – spiega Anselmo – , città come Padova e Bologna hanno abbassato le tariffe in modo netto ed efficace per venire incontro alla disperazione dei Bergamaschi. Noi no. E le avevamo più alte. Però avevamo il sindaco che si faceva riprendere mentre era in attesa del convoglio. Fatti nudi e crudi. Veri. Tutti sappiamo poi cosa è accaduto di fronte all’esigenza insopprimibile ed umanitaria dei Summer Festival”.
“I concerti – precisa il candidato del centrosinistra – sono buona cosa. Li faceva anche ’Ferrara sotto le stelle’ ma non con quei soldi”. E annuncia: “Questa è solo la prima puntata di ciò che voglio smascherare rispetto alla comunicazione propagandistica di Alan Fabbri. E’ realtà cupa? Bene ed allora la teniamo nascosta sotto il tappeto di video musicali ben confenzionati? Non ci piace questa realtà quindi taciamo? Io no”.
re. fe.
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