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Addio a Erika Morelli: la dottoressa che è stata uno dei maggiori punti di riferimento a Venezia durante la pandemia Covid è morta poco dopo aver scoperto di essere affetta da una malattia particolarmente aggressiva.
Morta la dottoressa Erika Morelli: “È stata un punto di riferimento nella pandemia Covid”
Erika Morelli si è spenta a 48 anni a causa di una malattia aggressiva: la dottoressa è stata un punto di riferimento cruciale durante la pandemia a Venezia. Responsabile della squadra di Malattie invettive alla Asl 3, la donna si è spetta nella città in cui è crescita e presso la quale si era rifugiata nella speranza di vincere la patologia che le era stata diagnosticata.
A seguito della sua improvvisa e prematura scomparsa, la comunità di Cepagatti (Pescara), paese in cui era nata, ha espresso il proprio cordoglio e si è stretta intorno al dolore della famiglia Morelli. Il funerale della dottoressa, che si era specializzata a Padova, è stato celebrato nella giornata di lunedì 27 novembre. “Personalmente non la conoscevo, a differenza della madre che a Sant’Agata anima le attività sociali e culturali. Una tragedia per tutti, non so aggiungere altro in questo momento”, ha detto il vicesindaco Annalisa Palozzo.
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Il cordoglio di amici e colleghi
“Era il riferimento della nostra direzione, e una guida per tutta la squadra dell’ospedale civile per la professionalità e la passione con cui si dedicava al lavoro, alla programmazione delle attività e alla cura e all’assistenza dei pazienti”, ha aggiunto Sandro Panese, primario e collega di Morelli. La dottoressa, durante la pandemia Covid, è stata uno dei principali punti di riferimento a Venezia.
“Erika lascia un vuoto incolmabile nell’équipe di Malattie infettive e in tutto l’ospedale veneziano”, ha invece scritto sulla sua pagina Facebook Simone Venturini. “Un medico che ha fatto della professionalità e della passione per il proprio lavoro una caratteristica distintiva a cui si aggiungeva una grande umanità nella cura e nell’assistenza ai pazienti ricoverati, soprattutto durante il Covid. Con Erika se ne va un pilastro della nostra sanità”.
Anche Fabio Graceffa, direttore del “Santi Giovanni e Paolo”, ha voluto ricordare la dottoressa. “Ci lascia un medico esemplare”, ha detto. “Una specialista che durante la pandemia ha rivestito un ruolo fondamentale, mostrando tutte le sue qualità professionali e umane. Se ne va un’amica che mancherà moltissimo a tutti”.
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