Russia, processo segreto al giornalista Evan Gershkovich. Trump: «Libero prima che mi insedi se vinco»
Giornalisti a processo - a porte chiuse - per spionaggio. Succede in Russia dove, all'indomani della decisione di oscurare 81 testate di Paesi dell'Unione, compresi Rai, La7, La Repubblica e La Stampa, il giornalista americano Evan Gershkovich è in carcere dal marzo del 2023 con l'accusa di spionaggio. Oggi si è aperto il processo a porte chiuse nel tribunale di Ekaterinburg, in Russia.
Giornalista del Wall Street Journal, il 32enne Gershkovich è stato arrestato nel marzo del 2023 dai servizi di sicurezza russi (Fsb), diventando così il primo reporter occidentale dall'era sovietica a essere accusato di spionaggio in Russia. Il quotidiano americano denuncia «accuse completamente inventate» contro il suo giornalista.
Trump: «Libero prima che mi insedi se vinco»
E la storia del cronista entra a gamba tesa nella campagna elettorale statunitense perché l'ex presidente Donald Trump che corre per il bis alla Casa Bianca dichiara che Gershkovich sarà libero prima dell'insediamento, se vincerà. «Evan Gershkovich, il giovane reporter del Wall Street Journal che è duramente detenuto in Russia mentre il suo processo per spionaggio sta per iniziare, sarà rilasciato prima che io prenda ufficialmente l'incarico se vinco le elezioni il 5 novembre», ha scritto sul suo social Truth, attaccando il suo rivale Joe Biden.
Gershkovich: di cosa è accusato?
Gershkovich è apparso oggi in un box di vetro in un'aula del tribunale regionale di Sverdlovsk, con la testa rasata e una camicia scura a quadri. La stampa accreditata ha avuto un breve accesso all'aula prima che il processo iniziasse a porte chiuse. Gershkovich, che ha lavorato anche per l'Afp a Mosca dal 2020 al 2022, è accusato di aver raccolto informazioni sensibili per conto della Cia su uno dei principali produttori di armi del Paese, il costruttore di carri armati Uralvagonzavod.
La famiglia del cronista è comprensibilmente in apprensione e ha diramato un comunicato. «Il giornalismo non è un crimine. Questi ultimi 15 mesi sono stati straordinariamente dolorosi per Evan e la nostra famiglia. Ci manca nostro figlio e lo vogliamo a casa. Siamo profondamente delusi dal fatto che dovrà sopportare ulteriori tentativi di screditarlo».
Giornalista arrestato per spionaggio in Russia, prima apparizione in tribunale per l'americano Gershkovich
Scambio di prigionieri? I segnali di fumo della Russia
Abbiamo più volte sottolineato che l'amministrazione americana, che mostra tanto interesse e tanta attività in relazione al destino» del giornalista del Wall Street Journal, Evan Geshkovich, «deve ancora considerare seriamente i segnali che, a quanto ho capito, ha ricevuto a Washington attraverso canali appropriati»: lo ha dichiarato il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov, ripreso dall'agenzia Interfax. «Non dovrebbero ignorarli, come fanno di solito, ma pensare all'essenza di questi segnali. Forse allora qualcosa diventerà loro più chiaro», ha dichiarato ancora Ryabkov. Gershkovich è stato arrestato in Russia per accuse di «spionaggio» che molti osservatori ritengono infondate e politicamente motivate. In un'intervista di qualche mese fa, Putin ha lasciato intendere di essere disposto a liberare Gershkovich in cambio della scarcerazione di Vadim Krasikov, un presunto ex agente dell'intelligence russa detenuto in Germania con l'accusa di aver ucciso un ex comandante dei separatisti ceceni.
«Le autorità russe non hanno fornito alcuna prova a sostegno delle accuse contro» il giornalista del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, che dovrebbe essere rilasciato immediatamente», lo ha dichiarato l'ambasciata Usa in Russia sul suo sito web nel giorno dell'inizio del processo a porte chiuse al cronista americano, arrestato per accuse di «spionaggio» che molti osservatori ritengono infondate. «Il suo caso non riguarda prove, norme procedurali o lo Stato di diritto. Riguarda l'utilizzo da parte del Cremlino di cittadini americani per raggiungere i suoi obiettivi politici», ha dichiarato l'ambasciata Usa aggiungendo che la Russia «dovrebbe smettere di usare individui come Evan Gershkovich o Paul Whelan come merce di scambio. Entrambi - conclude - dovrebbero essere rilasciati immediatamente».
Il tribunale della Regione di Sverdlovsk, a Ekaterinburg, ha annunciato che la prossima udienza del processo al giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich è stata fissata per il 13 agosto. Anche questa udienza si terrà a porte chiuse, come quella di oggi.