Polmonite in vacanza, l'incubo dopo il ricovero in ospedale. La denuncia della famiglia: «Vogliono 50 mila euro per l'assistenza»
Polmonite in vacanza, l'incubo dopo il ricovero in ospedale. La denuncia della famiglia: «Vogliono 50 mila euro per l'assistenza»
Si è ammalato in vacanza e l'ospedale turco lo ha trattenuto: la famiglia di Malcolm Stocker accusa la struttura di tenere in ostaggio l'uomo, di 68 anni, mentre i medici accusano le sue figlie di non essere riconoscenti verso il loro lavoro. Non possono andare a trovarlo per più di 5 minuti e il personale chiede decine di migliaia di sterline.
«Ci intimidiscono, hanno il suo passaporto»
Malcolm è un cittadino britannico, si è ammalato durante una vacanza in Turchia ed è stato ricoverato nella struttura ospedaliera più vicina che, però, ha fatto una richiesta in denaro altissima per provvedere alle sue cure. All'uomo, 68, ex proprietario di un pub e ora in pensione, è stato indotto il coma farmacologico ed è stato nel reparto di terapia intensiva per quasi un mese. La causa? Una polmonite aggressiva. «È straziante vedere mio padre giacere in ospedale, così impotente», ha dichiarato la figlia Emma-Jane, di 33 anni, a Daily Mail. Ma la questione che ha fatto indignare la famiglia è un'altra: all'uomo, che già soffre di varie patologie, è stata rifiutata l'assicurazione sanitaria per il viaggio.
Attualmente il signor Stocker è confuso e disorientato: «Ora non sa nemmeno dove si trova - spiega la 33enne - pensa di essere su una nave da crociera. È uscito dal coma da un po' ma gli somministrano ancora dei forti sedativi. Vogliamo solo riportarlo a casa, ma finché non pagheremo l'ospedale si rifiuta di restituirgli il passaporto. Ci sentiamo davvero intimiditi. A mio fratello Lee è stato detto che non apprezziamo il loro lavoro abbastanza, malgrado gli abbiano salbvato la vita. Ma non è così, noi apprezziamo tutto quello che hanno fatto, ora però tutto ciò che fanno è chiederci di pagare la fattura medica». La famiglia, quindi, ha la sensazione che il padre venga trattenuto come si fa con un ostaggio.
Dal malore in vacanza alla cifra richiesta
La vacanza ha iniziato il suo declino quando il signor Stocker, padre di tre figli, si è disidratato durante un soggiorno di due settimane che aveva organizzato con la compagna Jane. Dopo aver inizialmente sofferto di mal di stomaco, i suoi livelli di sodio e potassio sono risultati pericolosamente bassi ed è stato ricoverato in ospedale. Una radiografia del torace ha mostrato che aveva la polmonite ed è stato intubato. Emma-Jane, che lavora come segretaria medica, è volata a trovare suo padre con la sorella maggiore Kerry-Ann, 37 anni. Ha raccontato a Daily Mail che pochi membri del personale dell'ospedale parlavano inglese e non era stato concesso loro l'accesso al reparto. «Ci è stato detto che avremmo potuto vedere papà per soli 15 minuti al giorno - racconta una delle figlie - ma dopo cinque minuti ci dicevano di andarcene. Mio padre lavorava come cameriere sulla nave da crociera QE2. È talmente fuori di sé che pensa di essere di nuovo sulle navi. È terribile vederlo steso lì e così confuso. Abbiamo sentito da altre persone finite in ospedali turchi che i pazienti possono essere sedati deliberatamente in modo da incorrere in ulteriori accuse».
Qual è la cifra richiesta? Per un mese di assistenza, la struttura vuole un versamento di 41 mila sterline, ovvero 50 mila euro circa. I tre figli hanno contattato l'ambasciata britannica in Turchia, ma al momento non ci sono miglioramenti in vista per la loro situazione. La famiglia, dunque, continua a vivere in un vero incubo: «L'ospedale non gli permetterà di partire senza pagamento e noi non abbiamo tutti quei soldi. Non sappiamo a chi rivolgerci».