L'inafferrabile Tiong, ecco la mossa della disperazione: «Sto vendendo l'Us Ancona». E il possibile acquirente è una nota conoscenza
L'inafferrabile Tiong, ecco la mossa della disperazione: «Sto vendendo l'Us Ancona». E l'acquirente è una nota conoscenza
ANCONA Rieccolo l’ineffabile mister Tony Tiong. Altro giro, altra corsa, altri effetti speciali e vuote promesse. Nel giorno della pubblicazione del bando del sindaco, rispunta l’avvocato Stefano Giangrande per annunciare la cessione: «Sono in fase di definizione trattative per la cessione del controllo della società Us Ancona srl (che non ha più nè marchi nè concessioni, ndr) condotte per il tramite dell’advisor dottor Federico Marsella». Tenete a mente questo nome.
Illusa e venduta
Nella nota dell’avvocato che si pronuncia “in nome e per conto del signor Chiong Tiong, presidente del cda dell’US Ancona srl” si comunica anche che dell’operazione è stata “formalmente data notizia alla Figc” e che i “dettagli verranno resi noti a conclusione dell’operazione già fissata per domani”. Cioè per oggi. Nella lettera indirizzata alla Figc lo stesso Tiong, incredibilmente, si premura di spiegare come la cessione del club “è volta a permettere la continuità aziendale e sportiva mediante l'avvicendamento con la nuova proprietà la quale, provvederà a dotare Us Ancona srl delle capacità manageriali e finanziarie per la conservazione del patrimonio sportivo della stessa, della possibilità di iscrizione alla serie D ed in particolare della continuità del relativo settore giovanile, dell'identità storica, nonché del miglior interesse della collettività e della stessa tifoseria senza necessità di ricorso alla procedura ex art. 52, comma 10 delle Noif".
Uno schiaffo a sindaco e città
Una mossa della disperazione, un’azione di evidente disturbo dopo il nulla dell’incontro della settimana scorsa con il sindaco. Alla quale, come potete leggere più diffusamente qui accanto, Silvetti ha risposto secco e comprensibilmente irritato: «Vado per la mia strada»; Di fatto si tratta di un ulteriore schiaffo ad una città che Tiong, così come gli stessi Canil e Nocelli, ha sedotto e abbandonato. A chi venderà il malese? Gli indizi portano tutti all’imprenditore campano dell’acqua minerale Francesco Agnello già in passato accostato a vari club come Trapani, Reggina, Avellino, Salernitana, Casertana e da ultimo al Barletta tramite lo stesso advisor Marsella. Ma sempre respinto (si era proposto giorni fa come riportato sulle nostre colonne, tramite intermediario, anche a Silvetti. Ricevendo picche).
Sfida irridente
L’affermazione di voler iscrivere l’US Ancona alla serie D “senza necessità di ricorso alla procedura ex art.52 delle Noif” è quanto meno velleitaria ed illusoria. Come scritto a chiare note nella lettera della Figc pervenuta lunedì a Silvetti, solo attraverso quella procedura Ancona potrà avere una squadra iscritta alla serie D quale espressione di una nuova società. Come spiega l’esperto di diritto sportivo avvocato Eduardo Chiacchio: «Non è possibile iscrivere l’US Ancona in serie D senza passare dalla procedura dell’art.52 delle Noif (quindi non possono esserci due Ancona ma solo una che sarà indicata dal sindaco, ndr). In passato era accaduto per la Casertana e la Sambenedettese ma in entrambi i casi le società interessate avevano avviato con successo dei tempestivi ricorsi». Forse il successore di Tiong spera di rimanere, dopo il bando, come unica possibilità. Ma anche lì si aprirebbe, eventualmente, un mondo in negativo. Mossa della disperazione, appunto.