Giovanna Botteri va in pensione: «È tutto un po' strano, da oggi sarà diverso: tornerò in Italia, dopotutto non è che sia morta»
Giovanna Botteri va in pensione: «È tutto un po' strano, da oggi sarà diverso: tornerò in Italia, dopotutto non è che sia morta»
«Ci sono giornaliste così preparate che diventano esse stesse icone di un mestiere. Così è per Giovanna Botteri che oggi ha raggiunto la pensione. La sua carriera, dalla sede di Trieste fino a Roma, da New York, passando per Pechino e Parigi, dai fatti di costume, fino alle corrispondenze dalla guerra, è stato un percorso netto che riesce davvero a pochi». A sottolinearlo, in una nota, è l'esecutivo dell'Usigrai.
Giovanna Botteri in pensione
«Signorilità, pacatezza, lucidità, equilibrio, ma soprattutto una completa aderenza ai valori e alla missione del servizio pubblico sono stati e saranno di esempio per generazioni di giornaliste e giornalisti. Mai sopra le righe, Giovanna Botteri - continua la nota - ha raggiunto una grande popolaritàsemplicemente svolgendo con dedizione il suo mestiere di inviata che racconta senza riserve ciò che vede. A lei va il ringraziamento sentito dell'UsigRai e di tutte le colleghe e i colleghi che hanno visto e vedranno in lei un punto di riferimento nello svolgimento del proprio mestiere».
Giovanna Botteri: «È tutto un po' strano, da oggi sarà diverso: tornerò in Italia»
«ÃƒË† tutto un po' strano, da oggi saràdiverso: tornerò in Italia, sicuramente è un grande cambiamento ma anche il cambiamento può essere positivo». A dirlo all'Adnkronos è Giovanna Botteri, storica inviata Rai, che da oggi va in pensione ma l'adrenalina nella voce rende subito chiaro che è solo l'inizio di una fase piena di progetti. La giornalista, inviata in tutto il mondo - da New York a Pechino fino a Parigi, dove stava attualmente - racconta con quale spirito si accinge ad entrare in questa nuova fase di vita. Rivelando subito che non ha intenzione di appendere la professione al chiodo: «Credo che ci siano quelle due o tre cose che so fare, e credo continuerò a farle», sorride.
«Certo è un grande salto, sono ormai tantissimi anni che vivo all'estero - spiega la cronista, che in tanti ricordano tra le altre cose anche in un Sanremo di qualche anno fa al fianco di Amadeus, dove si è simpaticamente cimentata nel ruolo di co-conduttrice -. Ma è la vita, è giusto anche dare il cambio ai giovani, darsi il testimone, ci sono bravissimi giornalisti giovani in giro. È un avvicendamento naturale». Ci sarà«più tempo per le passioni», spiega la Botteri. Come quella - notissima - per la sua Lazio. «Ci saràpiù tempo per andare allo stadio», ride. E chiude con la consueta ironia: «Dopotutto non è che sia morta, sono solo andata in pensione».
Chi è
Figlia del giornalista Guido Botteri, ex direttore della sede Rai Friuli-Venezia Giulia, e di madre montenegrina, Giovanna Botteri, 67, parla anche l'inglese e il francese, oltre che il montenegrino. Si laurea in filosofia con il massimo dei voti all'Università degli Studi di Trieste, ottenendo poi un dottorato in storia del cinema alla Sorbona di Parigi. Ha una figlia, Sarah Ginevra, nata dalla relazione con Lanfranco Pace, dal quale si è poi separata.
La carriera
Come inviata speciale ha seguito numerosi e importanti avvenimenti internazionali: nel 1991 il crollo dell'Unione Sovietica e l'inizio della guerra d'indipendenza in Croazia, dal 1992 al 1996 la guerra in Bosnia e l'assedio a Sarajevo dove, assieme a Miran Hrovatin, ha filmato l'incendio della Biblioteca Nazionale, la strage del pane, il massacro di Markale e quello di Srebrenica. È stata in Algeria, Sudafrica, Iran e Albania, dove ha seguito la ribellione a Valona nel 1997, per poi documentare la guerra in Kosovo ed entrare a Peć assieme all'esercito italiano nel 1999. Nello stesso anno torna a lavorare con Santoro per Circus e nel 2000 per Sciuscià. Dopo aver seguito il G8 di Genova nel 2001, è stata in Afghanistan fino al rovesciamento del regime talebano e, come inviata di TG2 e TG3, in Iraq prima e durante la seconda guerra del golfo. Nell'ottobre 2002 ha seguito le ispezioni ONU alle prigioni e, assieme a Guido Cravero, ha filmato in esclusiva mondiale sia l'inizio dei bombardamenti su Baghdad il 20 marzo 2003, sia l'arrivo dei carri armati statunitensi il 9 aprile. Dal 2004 al 2007 ha condotto l'edizione delle 19 del TG3. Dal 2007 al 2019 è stata corrispondente della RAI dagli Stati Uniti. Dall’agosto 2019 al novembre 2021 è stata corrispondente RAI in Cina. Da fine dicembre 2019 a ottobre 2021 si è occupata, sempre come inviata dalla Cina, della pandemia Covid.
Nella notte del 24 ottobre 2020 conduce su Rai 1 la serata finale del Premio Luchetta, I nostri angeli, con Emma D'Aquino. Nella notte tra il 3 e il 4 novembre conduce su Rai 3 lo speciale del TG3 dedicato alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America. La sera del 7 novembre dello stesso anno prende parte allo speciale del TG3 dedicato alla vittoria di Joe Biden alle suddette elezioni, condotto da Maria Cuffaro. Il 6 marzo 2021 co-conduce la serata finale del Festival di Sanremo 2021, con Amadeus e Fiorello. Da dicembre 2021 è corrispondente da Parigi e responsabile dell'ufficio francese per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi della RAI.