Ravvedimento speciale, concordato preventivo e rottamazione quater: le scadenze fiscali di luglio
La sede dell'Agenzia delle Entrate
Luglio sarà un mese ricco di novità per il fisco. Dalla rottamazione quater, al ravvedimento speciale, passando per il concordato preventivo, sono diverse le novità e le scadenze da segnare sul calendario. Per tutti coloro che hanno debiti o crediti con il fisco, dunque, sarà un mese molto importante, dove si uniscono adempimenti oramai consueti a vere e proprie innovazioni di quest'anno. Ci sono infatti i tipici versamenti delle imposte sui redditi e Irap, ma anche operazioni nuove come il concordato preventivo biennale. Vediamo nel dettaglio chi è coinvolto dalle scadenze e come pagare.
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Il ravvedimento speciale
Nei mesi scorsi era stato prorogato al 31 maggio il termine per il perfezionamento del ravvedimento speciale delle violazioni riguardanti le dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2022. Scade quindi il 1° luglio il versamento della sesta rata della sanzione ridotta a 1/18 del minimo prevista dal ravvedimento speciale.
I soggetti che, entro il termine del 30 settembre 2023, non hanno perfezionato la procedura di regolarizzazione delle violazioni per le dichiarazioni presentate relative al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2021 e ai periodi d'imposta precedenti, possono comunque procedere alla regolarizzazione, fermo restando il rispetto delle altre condizioni se entro lo scorso 31 maggio 2024 versano le somme dovute in un'unica soluzione e rimuovono le irregolarità od omissioni.
In alternativa al pagamento in un'unica soluzione, i soggetti di sopra hanno potuto versare, entro il 31 maggio 2024, un importo pari a 5 delle 8 rate e poi ora le 3 rate residue, sulle quali sono applicati gli interessi nella misura del 2% annuo a decorrere dal 1° giugno 2024, entro i termini del 1° luglio, 30 settembre e 20 dicembre.
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La rottamazione quater
Per quanto riguarda la Rottamazione-quater dei carichi affidati all'Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Il 31 luglio, quindi, scade la 5° rata, per coloro i quali hanno aderito alla citata rottamazione e sono in regola con il pagamento delle precedenti quattro rate. Sono previsti i 5 giorni di tolleranza, quindi il pagamento può essere effettuato massimo entro il 5 agosto.
La definizione si concretizza con il pagamento del dovuto in un'unica soluzione, oppure, in un numero massimo di 18 rate (5 anni) consecutive, di cui le prime due, con scadenza il 31 ottobre e il 30 novembre 2023. Le restanti rate, ripartite nei successivi 4 anni, vanno saldate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno dal 2024.
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Compensazioni, cosa cambia dal 1° luglio
Dal 1° luglio è poi è esclusa la possibilità di effettuare compensazioni se il contribuente ha debiti iscritti a ruolo per importi complessivamente superiori a 100mila euro.
Il Decreto Agevolazioni fiscali ha riscritto la disposizione prevista dalla legge di Bilancio 2024, prevedendo che, per i contribuenti che abbiano iscrizioni a ruolo per imposte erariali e relativi accessori, nonché iscrizioni a ruolo o carichi affidati agli agenti della riscossione per importi complessivamente superiori a 100mila euro, per i quali i termini di pagamento siano scaduti e non siano in essere provvedimenti di sospensione, è esclusa la facoltà di avvalersi della compensazione.
Le iscrizioni a ruolo e i carichi affidati agli agenti della riscossione devono riguardare atti emessi dall'Agenzia delle Entrate, ricomprendendo anche gli atti di recupero di crediti non spettanti o inesistenti. Rimane la possibilità di compensare crediti e debiti relativia:
- contributi previdenziali dovuti da titolari di posizione assicurativa in una delle gestioni amministrate da enti previdenziali, comprese le quote associative;
- contributi previdenziali ed assistenziali dovuti dai datori di lavoro e dai committenti di prestazioni di collaborazione coordinata e continuativa;
- premi per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Il divieto di compensazione non si riferisce poi alle somme oggetto di piani di rateazione per i quali non sia intervenuta decadenza.
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Il concordato preventivo biennale
I contribuenti forfetari nell'anno 2023, che hanno intenzione di aderire al concordato preventivo biennale, avranno la possibilità di determinare il reddito concordato con i programmi informatici che saranno messi a disposizione entro il 15 luglio 2024.
I soggetti che applicano gli ISA e che dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito, per ciascun indice, dal relativo decreto di approvazione del ministro dell'Economia, sono tenuti a effettuare entro oggi, 30 giugno 2024, i versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi e da quelle in materia di imposta regionale sulle attività produttive e di imposta sul valore aggiunto possono provvedervi entro il 31 luglio senza alcuna maggiorazione.
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La documentazione del 730
Entro il 15 settembre, il Caf o il professionista abilitato trasmettono il modello 730 per la documentazione presentata dal 16 luglio al 31 agosto. Il contribuente che si rivolge a un Caf o a un professionista abilitato, deve consegnare oltre alla delega per l'accesso al modello 730 precompilato, il modello 730-1, in busta chiusa. Il modello riporta la scelta per destinare l'8, il 5 e il 2 per mille dell'Irpef. Il contribuente deve consegnare la scheda anche se non esprime alcuna scelta.
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Adeguarsi al magazzino
La Manovra 2024 riconosce agli esercenti attività d'impresa che non adottano i principi contabili internazionali nella redazione del bilancio la facoltà, per il periodo d'imposta in corso al 30 settembre 2023, di adeguamento delle esistenze iniziali dei beni. L'adeguamento consiste nell'eliminazione delle esistenze iniziali di quantità o valori superiori rispetto a quelli effettivi e nella registrazione delle esistenze iniziali omesse precedentemente.
In caso di eliminazione delle rimanenze, l'adeguamento comporta il versamento dell'Iva e dell'imposta sostitutiva dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, dell'Ires e dell'Irao, in misura pari al 18%. Per l'iscrizione delle maggiori quantità l'adeguamento comporta esclusivamente il versamento dell'iimposta sostitutiva.
Le imposte dovute sono versate in due rate di pari importo, di cui la prima con scadenza entro il termine previsto per il versamento a saldo delle imposte sui redditi relative al periodo d'imposta 2023 e la seconda entro il termine di versamento della seconda o unica rata dell'acconto delle imposte sui redditi relativa al periodo d'imposta successivo. Domani, 1° luglio, scade il versamento della prima rata relativa all'adeguamento.
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