Gli stuntmen della rete elettrica: lavorano sui cavi dell’alta tensione, sospesi a 60 metri
Gli stuntmen della rete elettrica: lavorano sui cavi dell’alta tensione, sospesi a 60 metri
Sono gli stuntmen della rete elettrica. Stanno sospesi a 60 metri da terra, l’equivalente di un grattacielo di 20 piani. E lavorano su cavi elettrici con una tensione mille volte superiore a quella della rete elettrica che arriva in casa. Terna, la società guidata da Giuseppina Di Foggia che gestisce la rete di trasmissione nazionale e che è anche il più grande operatore indipendente di reti per la trasmissione di energia elettrica in Europa, ha una squadra di 165 uomini che fanno proprio questo: svolgono la loro attività “sotto tensione”, come si dice in gergo tecnico. Lavorano sui cavi, e sui grandi tralicci che trasportano l’elettricità ad alta e altissima tensione, assicurando interventi di prevenzione dei guasti senza interrompere la trasmissione dell’energia. E se riescono a farlo in tutta sicurezza è merito di un’eccellenza italiana: la scuola di formazione di Viverone.
Siamo in provincia di Biella, in Piemonte, nel mezzo di una valle alpina. È il luogo in cui, ai primi del '900, c’era una centrale idroelettrica di pompaggio. Qui, accanto al lago di Bertignano, adesso c’è il campo scuola di Terna dove i futuri operatori sotto tensione si addestrano su un’infrastruttura che simula gli interventi che dovranno essere effettuati. Si arrampicano a grandi altezze sotto la guida del personale docente che è stato sottoposto a un severo iter di certificazione (IEC/ISO 17025) delle conoscenze tecniche. Chi sta a terra osserva le operazioni e controlla l’attività di chi opera sui sostegni o dentro carrelli di alluminio che si muovono nel vuoto.
L’obiettivo è acquisire confidenza con un mestiere che richiede una profonda conoscenza tecnica e il rispetto di protocolli ferrei. Le caratteristiche necessarie a questo lavoro comprendono sia una certa resistenza fisica (occorre muovere aste isolanti lunghe anche 4,5 metri) che una buona conoscenza del sistema. Per questo l’età delle squadre varia dai 25 agli oltre 60 anni, in modo che ogni generazione possa dare un contributo specifico e che il konw how si trasmetta ai più giovani.
Per maggior sicurezza c’è anche un codice cromatico. Gli operatori sui sostegni sono vestiti di arancione per rendere più visibili i movimenti, gli elementi isolanti sono colorati di rosso. Tutto questo serve a evidenziare le regole del gioco, regole che vanno rispettate in maniera estremamente rigorosa. Ad esempio, è fondamentale che l’operatore si mantenga ad almeno due metri di distanza da un elemento da 380 kV e per questo si utilizzano aste in fibra di vetro riempite di schiuma poliuretanica, ognuna delle quali viene sottoposta a verifica annuale in laboratori certificati.
In questo modo è stata costruita una capacità di intervento che ha due obiettivi. Il primo è rafforzare la resilienza della rete elettrica, perché i lavori sotto tensione non servono a risolvere i guasti ma a prevenirli con un’attività di manutenzione programmata. Il secondo è aumentare la capacità di carico della rete evitando i disservizi e agevolando così l’immissione di sempre maggiori quantità di energia proveniente da fonti rinnovabili.
Obiettivi impegnativi perché il parco elettrico da controllare è molto ampio: Terna gestisce 75.000 chilometri di linee in alta e altissima tensione, oltre 900 stazioni su tutto il territorio nazionale e 30 interconnessioni con l’estero. Per questo Terna ispeziona più di 3.500 tralicci l'anno (sia scalando i sostegni che attraverso l’utilizzo di droni) e 2,5 volte l’intero parco di linee elettriche aeree (175.000 chilometri) sia in elicottero che con ispezioni a piedi, e poi classifica i punti critici individuati. A quel punto, se necessario, inizia, per determinati elettrodotti, l’intervento degli operatori sotto tensione. Terna, con i suoi 165 operatori abilitati e 50 tecnici esperti, realizza una media di 1.800 interventi l’anno, con picchi anche di 3.000, realizzando un beneficio economico annuale per il sistema Paese stimato tra i 60 e i 90 milioni di euro.