Jannik Sinner scherza: “Il mio preparatore ha gli incubi quando vado a sciare”
Jannik Sinner scherza: “Il mio preparatore ha gli incubi quando vado a sciare”
Nella giornata di ieri è stato sorteggiato il tabellone maschile di Wimbledon. Chiaramente gli occhi sono andati immediatamente su quello che sarà il percorso ai Championships di Jannik Sinner, che giocherà il suo primo Slam da numero uno del mondo.
Un cammino non privo insidie, che lo vedrà probabilmente impegnato in diversi match affascinanti, come quello con il connazionale Matteo Berrettini. Dagli ottavi in poi l’altoatesino potrebbe trovare sulla sua strada Ben Shelton, Daniil Medvedev, ma soprattutto Carlos Alcaraz, campione in carica e principale favorito per confermare il titolo.
Solo in finale il 23enne di Val Pusteria potrebbe incrociare Novak Djokovic, in ripresa dopo l’operazione al menisco del ginocchio destro. Tutti sappiamo del passato di Jannik come campione nazionale di sci. Una passione che non è mai andata via, nonostante poi abbia preso un’altra strada, completamente diversa.
In un’intervista all’Equipe, il primatista del ranking ha rivelato di andarci ancora, quando può, compatibilmente con i numerosi impegni che ha nel tennis:
"Il mio preparatore ha gli incubi quando vado sugli sci"
“Mi sento a mio agio sugli sci e ho fiducia nelle mie capacità.
È più con le persone intorno che può essere pericoloso. Ma sto molto attento, guardo sempre intorno a me, se qualcuno arriva velocemente o altro. Altrimenti mi sento al sicuro sugli sci. Quando ero piccolo, ci andavo al massimo, al 110%.
Ora forse ci vado al 70%. Jannik ha raccontato poi un simpatico aneddoto riguardo questa sua passione: “ Il mio preparatore fisico ha gli incubi quando sa che vado a sciare, ma lo rassicuro ogni volta”, ha scherzato.
Ma non è finita qui, Sinner adora andare anche sui go kart: “Lo faccio in Italia o a Brignoles. Anche qui la sensazione di velocità è incredibile perché sei molto vicino al suolo. Quando ho tempo, vado con gli amici.Quello che mi piace è l’adrenalina, il controllo che hai sul kart, come reagisce, la gestione delle traiettorie… tutto dipende da te. E poi amo la competizione. Andare in pista con gli amici e cercare di andare più veloce degli altri. È puro piacere”, ha concluso.