Marco Nosotti e la moglie morta di tumore durante gli Europei: «Stavamo sentendo l'inno nazionale, poi lei è spirata»
Marco Nosotti e la moglie morta di tumore durante gli Europei: «Stavamo sentendo l'inno nazionale, poi lei è spirata»
Dovevano essere un momento di gioia, di unione, di divertimento. Ma per Marco Nosotti questi Europei di calcio sono diventati lo sfondo di una tragedia familiare. Durante la seconda partita dei gironi, quella contro la Spagna, il giornalista sportivo è stato infatti colpito da un gravissimo lutto familiare. A perdere la vita è stata la moglie Silvia, al suo fianco da 28 anni. Malata da tempo di leiomiosarcoma, un tumore dei tessuti molli, la donna è peggiorata negli ultimi quattro mesi.
Marco Nosotti, morta la moglie del giornalista di Sky dopo una lunga malattia. Lui era rientrato domenica dalla Germania
Il racconto degli ultimi giorni
Intervistato oggi da Walter Veltroni sul "Corriere della sera", il giornalista di Sky ha raccontato gli ultimi giorni insieme alla moglie. «Mia moglie Silvia, con la quale ero sposato da ventotto anni, è morta una settimana fa. Stava male da tempo. Tutto è cominciato alla fine degli altri campionati europei, quelli che l’Italia vinse. Tornai a casa, a Formigine, vicino Modena, e lei mi disse che dalle analisi risultava che era malata di leiomiosarcoma, un tumore dei tessuti molli. Mi disse “adesso togliamo tutto e vediamo cosa succede”. Purtroppo c’è stata la recidiva e si è ripresentato. Da lì è cominciata la sua battaglia, la nostra battaglia. Abbiamo vissuto quello che vivono tutte le persone, le coppie e le famiglie che hanno a che fare con malattie gravi». Una battaglia, quella di Silvia, precipitata negli ultimi quattro mesi. Quattro mesi in cui il marito le è stato sempre vicino: «Ho chiesto a Sky di lavorare vicino a casa, in quel periodo. C’erano da fare le notti, con lei. Ha voluto restare a casa, nella sala, per partecipare alle cose della vita di tutti e noi abbiamo tenuto sempre aperta la nostra abitazione. Venivano le amiche, le colleghe, la gente le voleva bene. Lei era stata la maestra del paese, poi anche un’allenatrice di pallavolo, l’unico sport che le piacesse davvero», ha raccontato Nosotti al Corriere.
Poi, dopo la prima partita dell'Italia a Euro 2024, le cose sono precipitate ulteriormente, al punto da far tornare il giornalista in Italia: «Ho fatto il collegamento la domenica mattina e sono tornato a casa. Sono stati giorni terribili e magnifici, abbiamo condiviso anche l’ultimo passaggio, come avevamo fatto per tutti i giorni di trent’anni della nostra vita. Ci siamo detti le cose che dovevamo dirci. Lei è morta il 20 giugno. Era la sera di Italia Spagna, e ci stavamo preparando a vederla insieme, facendo finta che tutto fosse normale. nel momento in cui sono cominciati gli inni nazionali Silvia è spirata. Ricordo che poco prima, tra un’iniezione e l’altra, il suo sguardo si era fatto di nuovo vivo e presente. Mi ha quasi chiamato a sé. Non poteva parlare, ma lo faceva con gli occhi. Le ho giurato amore per sempre e lei mi ha risposto con un bacio appena accennato, era troppo debole. Poi è tornata nel buio del suo dolore».