«Elogio dell’imperfezione» di Rita Levi-Montalcini alla Maturità 2024: di cosa parla e perché è calzante con l'esame
«LРІР‚в„ўelogio dellРІР‚в„ўimperfezioneР’В» di Rita Levi-Montalcini alla MaturitГ 2024: di cosa parla e perchГ© ГЁ calzante con l'esame
Alle 8.30 di questa mattina è suonata la campanella più importante per molti studenti e studentesse di tutta Italia: e così è iniziata la prima prova dell'esame di maturità 2024. Oltre agli attesissimi Pirandello e Ungaretti, tra le tracce proposte c'è anche ''Elogio dell'Imperfezione'' di Rita Levi Montalcini, opera edita nel 1987. Il tema rientra nella Tipologia C, ''Riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità''.
Maturità 2024, le tracce della prima prova: Ungaretti con il “Pellegrinaggio”, Pirandello, l'“Elogio dell'imperfezione” di Rita Levi Montalcini. Confermato il toto tracce
Un libro biografico certamente complesso, che racconta uno sguardo intimo sulla vita della scienziata. Una serie di successi e di sfide che il premio Nobel è stata chiamata ad affrontare. Un testo certamente calzate con lo spirito e con il significato dell'esame di maturità. Ma capiamo di cosa si tratta nel dettaglio.
Maturità 2024, Pirandello e Ungaretti confermano il toto-tracce (atteso anche il tema della guerra)
Il passo di testo scelto
L'opera e l'omaggio a De Chirico
Il libro si apre con una citazione del pittore De Chirico, grande esponente della corrente artistica metafisica. Perché, intanto, il testo si apre proprio con le parole di questo artista? La citazione è un omaggio alla città di Torino, luogo in cui la scienziata si è formata. La città era molto amata anche dallo stesso De Chirico: «È Torino che mi ha ispirato tutta la serie dei quadri che ho dipinto dal 1912 al 1915» ha scritto l'artista.
Il titolo
Già il nome del testo dice molto sul contenuto delle sue pagine e risulta proprio per questo già un elemento particolarmengte interessante. Rita Levi-Montalcini si sofferma sul concetto di imperfezione come processo creativo, ma anche scientifico. La scienziata racconta in questo testo da che cosa ha trovato la forza di guardare avanti dopo eventi spiacevoli. Come accogliere ed accettare le proprie insicurezze trasformandole nella chiave del proprio successo.
Una traccia che sicuramente sarà molto apprezzata dagli studenti e le studentesse chiamate ad affrontare questo traguardo: l'inno alla resilienza della scienziata è un'opera dal significato certamente universale, ma che racchiude forse il senso anche di questa sfida che ognuno di noi ha fronteggiato. Per chi, su quei banchi non si sente all'altezza, questa traccia è quindi un invito a farcela.
Le parole della nipote: «Mia zia ha lasciato il segno»
«Sono contenta e orgogliosa che tra le tracce della MaturitГ ci sia un testo di mia zia Rita. Donna amatissima dalle persone, dai ragazzi ГЁ incredibile. Dovunque vada, nelle scuole a lei intitolate o altri eventi, a portare gli insegnamenti della zia e di tutta la famiglia, tutti la ricordano con tantissimo affetto e amore, e mi dicono che le somiglio tantissimoР’В». Commenta con queste parole Piera Levi Montalcini, nipote del premio Nobel Rita Levi Montalcini, e presidente della 'Levi-Montalcini Foundation', la traccia della prima prova scritta dell'esame di MaturitГ .
«Un tema su mia zia mi aiuta moltissimo nel mio impegno nelle scuole - continua Piera Levi Montalcini -В Г€ stata una donna che ha lasciato e continua a lasciare un grande segno su tutti e ritengo molto importante questa sua capacitГ di comunicareР’В». E sul testo scelto, la nipote del premio Nobel evidenzia che si tratta di un Р’В«tema di cui parlo nelle scuole -per inciso sono circa un centinaio di istituti a lei dedicati- ed ГЁ un tema bellissimo, profondoР’В».
«Р“€ importante dare il giusto valore alle cose che ci circondano e l'imperfezione ha il pregio di fare in modo che ci si metta a ragionare nel tentativo di perfezionare ciГІ che non ГЁ perfetto, quindi ГЁ fonte di stimolo come lo ГЁ l'errore per riuscire a migliorare e migliorarsi. Noi non apprezziamo mai la vita che viviamo, non apprezziamo mai i nostri tempi e i tempi del mondo, siamo sempre in affannosa ricerca di qualcosa di piР“в„–, di arrivare velocemente in fondo, quando in realtГ per vivere basta molto poco. Non c'ГЁ bisogno di avere per forza l'ultimo cellulare, finchГ© funziona tieni quello che hai, anche per non riempire il mondo di rottamiР’В» ha poi concluso.