Ciclismo e doping, Andrea Piccolo licenziato: traffico dell’ormone umano della crescita. Domenica avrebbe dovuto correre i campionati italiani
Ciclismo e doping, Andrea Piccolo sospeso: traffico dell’ormone umano della crescita. Domenica avrebbe dovuto correre i campionati italiani_piccolo
La EF ha deciso di "terminare il contratto di Andrea Piccolo con effetto immediato". Nella nota pubblicata nella notte sui social si legge anche che "Piccolo era stato già sospeso internamente dal team a marzo, senza essere pagato, per avere preso un sonnifero che non era approvato dal regolamento interno, sebbene legale. Il team aveva fatto rapporto all’Uci, ma a causa di ragioni legali riguardo lo standard Uci del contratto del corridore, non era stato possibile all’epoca mettere termine al contratto stesso". Sospeso, reintegrato e portato al Giro d’Italia (spesso in fuga, quarto a Rapolano Terme, ma costretto al ritiro a due tappe dalla fine a causa di una caduta).
"Il 21 giugno – si legge sempre nella nota della Ef – Piccolo è stato fermato dalle autorità italiane nell’entrare nel Paese con il sospetto di trasportare ormone umano della crescita. Collaboreremo pienamente con ogni indagine sulla materia, e incoraggiamo Andrea a fare lo stesso e a essere aperto e sincero con le autorità antidoping".
Il corridore lombardo, 23 anni, maglia rossa per un giorno alla Vuelta 2023, ora rischia una lunga squalifica per possesso e traffico di sostanze dopanti. Domenica 23 avrebbe dovuto prendere il via del Campionato italiano, a Firenze.