Nuova Fiat Grande Panda: scende in campo e le ha tutte contro. Top e Flop

nuova fiat grande panda: scende in campo e le ha tutte contro. top e flop

Nuova Fiat Grande Panda: scende in campo e le ha tutte contro. Top e Flop

La Fiat Panda è da sempre un'icona dell'automobilismo italiano, un simbolo di semplicità, praticità e innovazione. Con la presentazione della nuova Fiat Grande Panda, Fiat non solo introduce un modello all'avanguardia, ma rende anche un omaggio alle proprie radici. Il design della Grande Panda, pur essendo moderno e innovativo, mantiene infatti molti richiami al passato, creando un interessante parallelismo con la storica Fiat Panda che ha saputo regalare grandi soddisfazioni a milioni di clienti.

La prima Fiat Panda, lanciata nel 1980, era famosa per le sue linee essenziali e le forme geometriche semplici. Questo approccio al design, che privilegiava la funzionalità e la praticità, è stato uno dei segreti del suo successo e così, la nuova Grande Panda, pur presentando un design più fluido e aerodinamico, conserva queste caratteristiche distintive.

Le linee pulite e le forme ben definite sono una chiara eredità del modello originale, reinterpretate però in chiave contemporanea per soddisfare le esigenze estetiche e funzionali di oggi.

nuova fiat grande panda: scende in campo e le ha tutte contro. top e flop

IL DESIGN

La Panda è apprezzata sin dai primi tempi per le sue dimensioni compatte, ideali per la guida in città, e per la spaziosità dell'abitacolo e la nuova Grande Panda ha voluto seguire questa tradizione, offrendo un equilibrio perfetto tra dimensioni esterne ridotte e un interno ampio e confortevole. L'aumento delle dimensioni rispetto al modello originale - 399 centimetri di lunghezza contro i 368 dell’attuale modello - non dovrebbe compromettere troppo la maneggevolezza, ma al contrario, migliorare il comfort dei passeggeri.

Alcuni elementi iconici della vecchia Panda sono stati rivisitati e integrati nel nuovo design della Grande Panda. Ad esempio, i caratteristici fari anteriori quadrati, che nel modello originale conferivano un aspetto distintivo e amichevole, sono stati reinterpretati in una forma più moderna e sofisticata utilizzando svariati elementi a LED. Gli indicatori di direzione, ad esempio, sono integrati nelle luci diurne che, una volta attivata la freccia, passano dal colore bianco all’arancione.

La fiancata, pur nella propria semplicità, è caratterizzata dalla scritta in bassorilievo “Panda”, omaggio alla mitica 4x4, e dagli imponenti passaruota in plastica nera. Al posteriore, sempre con la stessa tecnica, è riportato il logo Fiat, in versione XL, che adorna lo sportello del bagagliaio. Belle, poi, le firme luminose posteriori caratterizzate da una “X” posta in verticale.

Il paraurti posteriore è di dimensioni abbondanti e, anche se sembra che la soglia di ingresso del vano bagagli sia particolarmente alta, il portellone potrebbe aprirsi proprio sopra alla targa, andando a semplificare le operazioni di carico e scarico. La capacità del bagagliaio, però, rimane ancora un’incognita. Insomma, il look muscoloso da crossover piace e potrebbe diventare davvero una legittima erede della vecchia e amatissima Fiat Panda.

GLI INTERNI

Se fino a qualche giorno fa il design degli interni era ancor aun’incognita, sono trapelate alcune foto spia che lo ritraggono. Il look è minimal e funzionale come il modello degli anni ‘80, con anche il tributo al “tascone” davanti al passeggero. I sedili, in tessuto, sembrano essere realizzati con cura e parecchio contenitivi, con le sponde molto pronunciate. Sullo schienale, poi, è riportata la scritta “Panda Made with Love in Fiat” anche se, per i nostalgici, il modello verrà prodotto in Serbia, a Kragujevac, come la Citroen C3.

Sul cruscotto – di quella che, con ogni probabilità dovrebbe essere la versione elettrica – trova spazio un maxi quado strumenti rettangolare che, però, al momento dello scatto, era spento e non lascia trapelare troppe informazioni.

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I MOTORI E IL PREZZO

Nonostante la tendenza sia quella di realizzare modelli prevalentemente a trazione completamente elettrica Fiat, sfruttando la piattaforma Smart Car, la medesima della cugina Citroen C3, ha voluto implementare motorizzazioni anche a benzina, con tecnologia mild hybrid.

Dovrebbe quindi presentarsi sul mercato con la versione elettrica da 113 CV e circa 300 km di autonomia e con un 1.2 turbo tre cilindri a benzina, mild hybrid, da 101 CV abbinato alla trasmissione manuale a sei rapporti.

Quanto costa la nuova Fiat Grande Panda? Ancora non lo sappiamo, la presentazione ufficiale avverrà nella prima metà di luglio, ma il listino dovrebbe collocarsi sotto all’asticella dei 15.000 euro per la versione a benzina: un prezzo che potrebbe far ingolosire molti nostalgici.

Pro e Contro

  • Pro: Design; Motorizzazioni
  • Contro: Ancora tanti dettagli sconosciuti

Fiat Grande Panda: le concorrenti "retrò"

Il segmento che la Fiat Panda ha dominato negli ultimi decenni si è fatto più agguerrito che mai, soprattutto se si considerano adesso le dimensioni più abbondanti del nuovo modello rispetto al passato. La nuova Fiat Grande Panda dovrà quindi vedersela con concorrenti sia elettriche sia a combustione, tra le tante abbiamo preso quelle che si ispirano ai modelli del passato del calibro della Renault 5 e Mini Cooper.

Entrambe arrivate da poco, come la Panda, si portano appresso una pesante eredità storica e hanno dovuto reinventarsi per stare al passo con i tempi, fornendo soluzioni innovative per la mobilità urbana e non solo.

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RENAULT 5

Il nome Renault 5, o semplicemente R5, è diventato un'icona nel panorama automobilistico mondiale sin dal 1972, con ben 9 milioni di esemplari venduti e, apprezzata in Francia tanto quanto all'estero, la Renault 5 ritorna ora, a distanza di 52 anni, in una veste completamente elettrica.

La nuova R5 è uno di quei rari esempi di come il modello di produzione possa non solo rispettare il prototipo, ma addirittura migliorarlo. Lo sviluppo della vettura è stato rapido, completandosi in soli tre anni, un periodo notevolmente inferiore rispetto ai consueti quattro anni.

Costruita sulla nuova piattaforma AmpR Small, realizzata dalla divisione Ampere di Renault dedicata ai veicoli elettrici, la Renault 5 E-Tech combina un design ispirato al passato con elementi futuristici.

Il frontale della nuova R5 è caratterizzato da fari rettangolari che richiamano quelli del modello originale, ma con angoli inferiori smussati verso il basso, conferendo un look distintivo. Sotto, i fendinebbia quadrati a quattro segmenti a “L” a LED aggiungono un tocco moderno.

La vista laterale mostra passaruota anteriori tondi che ricordano il design degli anni '70, mentre quelli posteriori, leggermente allargati, evocano la leggendaria R5 Turbo mentre al posteriore, le luci verticali e l'ampio paraurti in plastica nera, mantengono un legame visivo con il modello storico. Il design complessivo è fresco e irriverente, ricco di colori brillanti, destinato a catturare nuovamente i cuori degli appassionati.

Gli interni della nuova Renault 5 E-Tech spiccano per personalità e innovazione. Il quadro strumenti digitale rettangolare da 7 o 10 pollici ricorda quello analogico del 1972, affiancato da un display da 10 pollici per il sistema di infotainment, sostituendo le vecchie bocchette dell’aria. I sedili avvolgenti, con una decorazione ad “H” che richiama la Turbo, sono realizzati in tessuto denim riciclato al 100%. Nonostante la lunghezza di 392 centimetri, lo spazio a bordo è ben ottimizzato. Tuttavia, i passeggeri della seconda fila, in particolare il terzo, possono trovarsi un po' sacrificati, soprattutto se quelli della prima fila sono alti. Il bagagliaio offre 326 litri di spazio, sebbene lo scalino di ingresso alto e la soglia stretta possano rendere meno comodo il carico dei bagagli.

La nuova R5 è alimentata da un motore sincrono a rotore avvolto, disponibile in tre varianti di potenza: 150 CV e 245 Nm di coppia, 120 CV e 225 Nm, e 95 CV e 215 Nm di coppia. Al momento del lancio, sarà disponibile solo la versione più potente. Le opzioni di batteria sono due: 52 kWh, che offre un’autonomia di 400 km secondo il ciclo WLTP, e 40 kWh, con un’autonomia di 300 km. Un dettaglio interessante è il numero 5 sul cofano, che si illumina quando la presa di ricarica è inserita.

Al momento, la nuova Renault 5 è disponibile solo nella versione da 150 CV e ha un prezzo di partenza di 32.900. Per le varianti meno costose sarà necessario attendere ancora un po’.

Pro e Contro

  • Pro: Design; Interni; Livelli potenza
  • Contro: Un solo motore al lancio; Prezzo

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La nuova Mini Cooper, disponibile nelle versioni Cooper M e Cooper S, rappresenta un'evoluzione significativa di un modello leggendario, combinando un design moderno e innovativo con il rispetto per le sue radici storiche. In attesa di una completa transizione elettrica, questa nuova generazione si prepara a conquistare nuovi cuori e a mantenere la sua posizione di icona del mondo automobilistico.

La Mini Cooper 2024 incarna perfettamente il concetto di trasformazione senza perdere la sua essenza. Il frontale presenta una maxi-calandra ispirata alla nuova BMW M4, senza la divisione interna, che richiama anche la versione elettrica della Mini. I fari ovali, una caratteristica distintiva, sono stati aggiornati con un design più raffinato, mentre le prese d’aria laterali migliorano l'aerodinamica, conferendo al veicolo un look fresco e contemporaneo.

La parte posteriore della Mini Cooper è stata ripensata per ottenere una linea più pulita e moderna. Il doppio scarico è stato eliminato ,migliorando l'aerodinamica e allineando il design alle future versioni elettriche. I fari posteriori triangolari mantengono un legame visivo con i modelli storici, ma il portellone posteriore, incassato rispetto al paraurti, potrebbe apparire meno armonioso a chi cerca un design perfettamente integrato.

Gli interni della Mini Cooper 2024 sono un omaggio al minimalismo. Il cruscotto è dominato da uno schermo Oled touch da 24 centimetri di diametro, che offre una risoluzione superiore a molte televisioni moderne. Questo display sostituisce il tradizionale quadro strumenti, portando una ventata di innovazione e tecnologia.

Le vecchie levette cromate in stile aeronautico sono state sostituite da una barra di comando sotto il display centrale, riducendo i pulsanti al minimo indispensabile e incorporando la leva del cambio. Le finiture sono di alta qualità, con materiali riciclati utilizzati per la plancia e dettagli di design come la cinghia in tessuto sulla terza razza del volante sportivo.

Nonostante l'attenzione al design, gli interni presentano alcune limitazioni pratiche. Il bagagliaio ha una capacità di soli 210 litri e lo spazio posteriore è ridotto, offrendo poco comfort per i passeggeri, sacrifica la funzionalità per mantenere l'estetica accattivante.

La Mini Cooper 2024 offre due varianti di motorizzazione: la versione base, equipaggiata con un motore tre cilindri da 1,5 litri e 156 CV benzina, raggiunge una velocità massima di 225 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 7,7 secondi. La versione Cooper S, con un motore da due litri e quattro cilindri da 204 CV, offre prestazioni ancora più elevate, con una velocità massima di 242 km/h e uno scatto da 0 a 100 km/h in 6,6 secondi. Queste caratteristiche garantiscono una guida dinamica e sportiva, tipica del marchio Mini.

Il prezzo di partenza della Mini Cooper 2024 è di 28.905 euro mentre la versione S, con allestimento John Cooper Works, parte da 39.985 euro. Questa nuova generazione di Mini Cooper rappresenta un equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione, pronta a conquistare una nuova generazione di automobilisti.

Pro e Contro

  • Pro: Design interno ed esterno; Prestazioni
  • Contro: Bagagliaio; Prezzo

In collaborazione con Automoto.it

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