Decreto Salva Casa e installazione di vetrate amovibili

Con il Decreto Salva Casa – da poco entrato in vigore – consente l’installazione di tutte le vetrate panoramiche amovibili atte alla chiusura di porticati, purché non superino i vincoli edilizi già esistenti e né la legittimità di tutte le vetrate abusive.

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Con la nuova norma legislativa introdotta tramite il Decreto Salva Casa di Matteo Salvini (Legge n.69/2024), consente l’installazione di tutte le vetrate panoramiche amovibili che possono essere realizzate come ad esempio per la chiusura di un porticato.

L’ulteriore amplificazione nel campo dell’edilizia libera, non consente di superare tutti i vincoli già precedentemente in vigore e ne consente la valutazione – anche futura – di un’eventuale sanatoria di tutte le verande abusive.

Vetrate panoramiche amovibili: ecco cosa prevede il Decreto Salva Casa

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Come abbiamo già accennato con il nuovo Decreto Salva Casa – entrato in vigore il 30 maggio 2024, consente non solo di andare a sanare tutti i piccoli abusi edilizi ma anche l’installazione di vetrate panoramiche amovibili.

Anche se la nuova normativa ha lasciato un maggiore “campo libero” nel settore dell’edilizia libera le restrizioni in vigore che ne conseguono, sono quelle già attive precedentemente, quindi tutti coloro che vorranno procedere con la chiusura dei porticati, dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti:

• Favorire una micro aereazione il più naturale possibile all’interno degli ambienti domestici;
• Non creare degli spazi stabilmente chiusi che implicano un aumento della volumetria dell’immobile;
• Le vetrate dovranno essere amovibili e completamente trasparenti;
• Le vetrate non dovranno creare alcun mutamento in materia di destinazione d’uso dell’immobile.

Anche dopo l’ufficiale entrata in vigore del Decreto Legislativo n.69 /2024 – noto come Decreto Salava Casa – resta confermata quella che era l’intenzione iniziale, ovvero; non legittimare automaticamente, attraverso la liberalizzazione della VEPA tutte le verande realizzate in maniera abusiva.

In questi casi specifici, ci sarà la possibilità di poter ricorrere, solo nel caso in cui ci sia l’ipotesi di una parziale difformità nel titolo oppure nel caso di assenza o difformità della SCIA – ovvero – solo nel caso in cui la veranda realizzata abusivamente, venga classificata sotto il titolo di “abuso minore ” e quindi abbia accesso alla sanatoria edilizia regolamentata nell’articolo 36 – bis.

Tale articolo riporta:

Un’accertamento di conformità nelle ipotesi di parziali difformità.

I requisiti delle VEPA

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Per VEPA, si intendono tutte quelle strutture che sono completamente trasparenti e amovibili che vengono installate su balconi, logge oppure porticati rientranti all’interno dell’edificio.

Per essere considerate come opere di edilizia libera, le VEPA devono essere in possesso di requisiti estetici e tecnici ben precisi:

• Assenza di nuova volumetria: tutte le VEPA non devono configurare come spazi stabilmente chiusi, preservando tutte le caratteristiche architettoniche già preesistenti;
• Minimo impatto visivo: tutte le strutture dovranno possedere un profilo estetico, che possa ridurre al minimo non solo l’impatto visivo, ma anche l’ingombro apparente, andando a preservare – quanto più possibile – quelle che sono le linee architettoniche preesistenti;
• Microaerazione: le vetrate, devono favorire la corretta circolazione di un costante flusso d’aria garantendo la salubrità di tutti gli spazi interni.

Decreto Salva Casa e vetrate amovibili: foto e immagini

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