Bonus ristrutturazione: anche il non proprietario può usufruirne
L’Agenzia delle Entrate, attraverso la risposta 112/2024, ha chiarito tutti i dubbi relativi a cosa accade quando il titolare di un permesso di costruire realizza dei lavori su un immobile non di sua proprietà. Vediamo in questo caso a chi spetta la detrazione fiscale.
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Nonostante il bonus ristrutturazione sia in vigore da diversi anni, le regole – che molto spesso si aggiornano – destano qualche dubbio nelle teste dei beneficiari. Un contribuente – proprietario di un terreno – ha chiesto e ottenuto con successo il permesso di costruire per la demolizione e la successiva ricostruzione di un fabbricato collabente.
Tuttavia quest’ultimo non risulta essere il proprietario dell’edificio, ma solo del terreno e dei diritti edificatori per l’inizio dei lavori. Per questo motivo, il contribuente ha chiesto all’Agenzia delle Entrate se nel suo caso, abbia diritto di beneficiare delle detrazione del 50% sulle spese sostenute per la realizzazione dell’intervento come previsto nel bonus ristrutturazione.
Bonus ristrutturazione al non proprietario: la risposta dell’Agenzia delle Entrate
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L’Agenzia delle Entrate ha espresso dei chiarimenti in merito alla possibilità di usufruire del bonus ristrutturazione specificando che, costituiscono elemento di ristrutturazione edilizia tutti gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici già esistenti con le innovazione necessarie per i seguenti adeguamenti:
- Nuova normativa antisismica;
- Installazione di impianti tecnologici;
- Efficientamento energetico;
- Applicazione delle normativa sull’accessibilità.
Rientrano nella configurazione degli interventi di ristrutturazione anche le demolizioni e le ricostruzioni di edifici o di solo una parte di essi sempre a patto che sia possibile attestare l’iniziale esistenza dell’edificio stesso.
In questo caso, il non proprietario dell’immobile potrà ottenere lo sconto tramite la detrazione del bonus ristrutturazione se:
- La detenzione dell’immobile risulta essere un atto regolarmente registrato ed esistente non solo al momento dell’inizio dei lavori, ma anche nel momento in cui vengono sostenute le spese;
- Se in possesso del consenso del proprietario.
L’Agenzia delle Entrate ha quindi confermato la possibilità per il richiedente di accedere alla detrazione fiscale purché tutte le regole siano rispettate.
Chi può richiedere il bonus ristrutturazione
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Sono diverse le persone che possono usufruire dei vari bonus casa messi in campo dal Governo pur non essendo i proprietari degli immobili oggetti di lavori in corso. Il bonus ristrutturazione (così come il bonus mobili) spetta anche a:
- Imprenditori individuali;
- Locatari o comodatari con contratto regolarmente registrato;
- Nudi proprietari;
- Soci di cooperative;
- Acquirenti di un immobile che hanno registrato il compromesso e hanno già il possesso dell’immobile.
La detrazione è inoltre usufruibile anche da conviventi o coniugi purché quest’ultimi sostengano le spese di ristrutturazione e siano intestatari di eventuali bonifici o fatture.
Quindi hanno diritto al bonus anche:
- Famigliare convivente del possessore o di colui che detiene l’immobile su cui dovrà essere eseguito l’intervento;
- Coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
- Convivente non proprietario dell’immobile oggetto di tutti gli interventi né titolare di un contratto di comodato per tutte le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.
Bonus ristrutturazione: foto e immagini
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