Catherine Deneuve a Cannes: «Il mio Mastroianni tra ricordi intimi, realtà e finzione»
Catherine Deneuve, 80 anni, a Cannes
Se Marcello Mastroianni fosse ancora tra noi, cosa non amerebbe del cinema attuale? «I tempi di lavorazione troppo serrati», risponde Catherine Deneuve, «girare un film oggi è una faccenda molto diversa rispetto a trenta, quarant’anni fa: si va di corsa, non c’è più la pellicola e i registi seguono il lavoro degli attori attraverso un monitor, cosa a cui io non mi sono ancora abituata...e non ci sono più nemmeno i grandi registi di una volta, come Ettore Scola. Ma io sono realista e guardo avanti senza lamentarmi. Continuo a lavorare».
La figlia
Elegantissima, di ottimo umore, un abbraccio a Stefania Sandrelli passata a salutarla mentre il parrucchiere le aggiusta la famosa chioma bionda e un cenno di complicità con la figlia Chiara Mastroianni, l’attrice-simbolo del cinema francese è ancora sotto l’effetto dell’emozione che ha accolto sulla Croisette Marcello Mio: nel delizioso film di Christophe Honoré (nelle nostre sale da oggi con Lucky Red) Catherine interpreta sé stessa mentre Chiara, nel ruolo di un’attrice in crisi, assume l’identità del padre Marcello provocando il turbamento della madre e dei colleghi Fabrice Luchini e Nicola Garcia. Il film è un omaggio a Mastroianni tra leggerezza e nostalgia, commedia e commozione. E un inno agli attori, spiega Honoré, e al loro mestiere.
La storia con Marcello
Emozioni forti sullo schermo, ovazioni in sala. Nessun imbarazzo a mettere a nudo i ricordi più intimi legati alla sua relazione con Marcello? «Ho accettato di girare Marcello Mio sedotta dalla sceneggiatura originalissima che mescola la realtà con la finzione», risponde Catherine, «nel film Chiara e io non siamo proprio noi stesse, abbiamo interpretato dei personaggi. Siamo pur sempre attrici e sul set non è possibile nessuna forma di intimità, si va lì e s’interpreta una parte. Ma rivedendomi sullo schermo mi sono commossa, lo ammetto». Aggiunge la figlia: «Sono riuscita a incarnare il mio papà senza dolore. È stata la più bella seduta di spiritismo possibile». Da sempre le ricordano la sua straordinaria somiglianza fisica con Marcello...«Chiara, pur essendo cresciuta a Parigi, è molto italiana», interviene Deneuve, mentre la figlia riconosce alla madre «un grande senso dell’umorismo che è sempre stata la sua salvezza».
SCOPERTE
E se chiedi a Chiara quanto le è pesato essere figlia di due miti del cinema, l’attrice 51enne risponde: «Forse da giovane, quando cercavo di smarcarmi dai miei genitori, ho sofferto di questa condizione, poi ci ho fatto pace e oggi la vivo con tranquillità». Assumendo per ragioni di copione l’identità di Marcello, non ha scoperto nulla di nuovo sul padre a cui era così legata da tagliarsi i capelli a 16 anni per somigliargli ancora di più: «Ho forse scoperto qualcosa di più di me stessa. Ed è stato molto bello».