Il maltempo flagella Castelfranco: esonda l'Avenale, alberi sradicati
Il maltempo flagella Castelfranco: esonda l'Avenale, alberi sradicati
CASTELFRANCO (TREVISO) - Non c’è pace (meteorologica) per la città del Giorgione. A poco più di un mese dal terribile nubifragio che ha flagellato Castelfranco Veneto il 16 maggio scorso, colpendo in modo particolarmente duro la frazione di Bella Venezia e il centro storico, la paura ripiomba in città. Le violenti piogge che si sono abbattute questa sera, 25 giugno, sulla Castellana, unite a un forte vento che ha sferzato alberi e piante, hanno fatto rigonfiare i torrenti a nord di Castelfranco. E mentre il limite del Muson non destava particolare preoccupazione (alle 21 il livello era a 1,5 metri), ben diversa è stata la situazione dell’Avenale, che tanti danni aveva provocato già il 16 maggio. Allagata anche piazza Giorgione.
Maltempo, esonda l'Avenale
Il torrente, che attraversa in senso longitudinale tutto il tessuto urbano, ha visto rapidamente gonfiare la propria portata, fino a esondare nuovamente poco prima le 21, lungo via Avenale, in corrispondenza dell’Ipsia Galilei, oltrepassando poi il ponte di via San Pio X e inondando tutta la strada fino a piazza Giorgione. Alle 20.30 stava scendendo oltre 67 millilitri di pioggia e alla stessa ora la stazione Arpav ha segnato un picco dell’Avenale di 2.10 metri: se non è un record storico, ci si avvicina molto. Nessuna allerta rossa era stata diramata nel pomeriggio: il bollettino della Protezione Civile della Regione del Veneto segnava alle 14 per i bacini interessanti Castelfranco una criticità idraulica verde (la più bassa) e gialla per quanto riguardava quella idrogeologica per temporali, sebbene lo stesso avviso prevedeva «probabili fenomeni localmente intensi (forti rovesci, forti raffiche di vento, locali grandinate) specie tra Prealpi e pianura, con quantitativi di pioggia anche consistenti». Solo alle 21.45 è stato diramato il messaggio di attivazione delle difese passive. In molti infatti non avevano ancora smantellato la scorta di sacchi di sabbia e di paratoie approntate per il pericolo esondazioni di martedì 21 maggio.