Tornado, grandine e bomba d'acqua su Rovigo: donna bloccata nel sottopasso
Il tornado a nord di Rovigo, foto della pagina Facebook "Tornado in Italia"
ROVIGO - Danni e allagamenti causati da una bomba d'acqua sulla città: a nord di Rovigo è stato avvistato un tornado che sta provocando molta apprensione. Si è formato intorno alle 11.15 di oggi, maredì 25 giugno, e si è spostato poi velocemente verso le frazioni di Boara Polesine, Granzette, Cantonazzo, Lusia e a Lendinara. Ma il vortice ha destato particolari preoccupazioni anche nella zona di Stanghella e Vescovana, in provincia di Padova.
Gli interventi dei vigili del fuoco
Sono oltre 100 le chiamate alla sala operativa dei vigili del fuoco: al momento non si hanno notizie di persone ferite.
Richieste di soccorso per allagamenti, tetti scoperchiati, alberi pericolanti, danni d’acqua. Principalmente colpita la città di Rovigo, i comuni di Lendinara e Lusia da dove provengono il maggior numero di richieste di intervento.
Il dispositivo di soccorso del comando rodigino è stato rinforzato con l’arrivo di squadre provenienti dai comandi limitrofi. Le operazioni di soccorso vengono coordinate dalla sala crisi dal comandante dei vigili del fuoco di Rovigo, Claudio Fortucci in contatto con la prefettura e il rappresentante della protezione civile.
Donna bloccata nel sottopasso
Una donna che era rimasta intrappolata nella sua automobile bloccata in un sottopasso a Rovigo, con oltre un metro d'acqua, è stata portata in salvo dai carabinieri. La centrale operativa del comando provinciale ha ricevuto, fino al primo pomeriggio, oltre 220 richieste di soccorso. Decine gli interventi operati dalle pattuglie messe in campo dal Nucleo Radiomobile e dalle stazioni del territorio. Tra gli altri interventi il soccorso ad un'automobilista vittima di un incidente causato dall'aquaplaning sulla Strada Traspolesana; la messa in sicurezza di strade con cedimenti dell'asfalto; supporto ai vigili del fuoco e alla protezione civile impegnati in attività di svuotamento, tra le quali anche il seminterrato dell'Archivio di Stato e il deposito autobus di fronte alla stazione ferroviaria.
Clima estivo impazzito: i danni
Ancora clima impazzito dunque sulla Regione: le forti precipitazioni sono state accompagnate anche da grandine di medio-piccola dimensione, mista ad acqua, anche in centro, dove il Ponte Marabin è stato sommerso, e nei dintorni di Rovigo, in particolare tra Adria e Cavarzere.
Un capannone industriale in via Grandi di un emporio dell'abbigliamento è stato scoperchiato: si sono sollevati pezzi di lamiera, che sono finiti nel parcheggio del centro commerciale Aliper che si trova dall'altra parte della strada, in viale Porta Adige, dove decine di macchine sono state danneggiate: tergicristalli e lunotti posteriori sono andati distrutti.
Nel centro di Rovigo, in via Umberto I e viale Regina Margherita il forte vento ha spezzato i rami degli alberi che sono caduti a terra trascinando con sé i lampioni della pubblica illuminazione che in quel tratto di strada sono sospesi, tenuti sollevati dai cavi d'acciaio ancorati ai palazzi.
Zaia: «Seguiamo l'evoluzione del maltempo in Polesine»
«Sto seguendo da questa mattina l'evoluzione della situazione in Polesine dopo la tromba d'aria che ha provocato ingenti danni con decine di allagamenti e tetti scoperchiati in particolare a Rovigo ma anche Boara Pisani, Lusia e Lendinara. La Regione è attiva su tutti i fronti a partire dalla Protezione Civile per supportare i cittadini colpiti da questa nuova ondata di maltempo». Lo dichiara il presidente del Veneto Luca Zaia, commentando gli effetti della tromba d'aria che si è abbattuta sul capoluogo rodigino.
«Ringrazio - prosegue Zaia - tutte le persone che stanno operando, dalla Protezione Civile ai Vigili Del Fuoco, dai volontari a quanti si sono attivati per i soccorsi. Seguiremo l'evoluzione della situazione e metteremo a disposizione tutti i mezzi e le risorse necessari a portare aiuto a chi ha subito i maggiori danni».